Andy Diaz domina la gara del salto triplo maschile del Golden Gala Pietro Mennea, tappa italiana della Diamond League 2024, con una miglior misura di 17,32 ottenuta al secondo tentativo, dopo un esordio a 16.84, un nullo alla terza prova, due rinunce e ancora un nullo per concludere, con al secondo posto il tedesco Max Hess autore di 17.01, al terzo il brasiliano Almir Dos Santos con 16.89, mentre l'altro azzurro Andrea Dallavalle chiude in ottava posizione con 16,18.
Per il ventottenne saltatore azzurro di origini cubane, che ha potuto vestire la maglia azzurra della nazionale per la prima volta nel corso delle Olimpiadi di Parigi dove ha conquistato la medaglia di bronzo, il successo di questa sera fa il paio con quello dell'anno scorso quando, già da cittadino italiano aveva realizzato il nuovo primato nazionale con 17.75, sottraendolo proprio al suo tecnico Fabrizio Donato, ma per lui è stato il primo successo nell'evento disputato a Roma nella sua nuova città in quanto quello dell'anno scorso venne organizzato a Firenze, mentre va ricordato come Diaz avesse già gareggiato in un Golden Gala a Roma nel 2019, finendo al sesto posto con 17,00 quando ancora era un cittadino cubano.
LE DICHIARAZIONI DI DIAZ
"Sono molto felice di aver vinto davanti a questo meraviglioso pubblico che mi ha dato una straordinaria energia, anche se non sono riuscito a ottenere una miglior misura che pensavo di poter fare. Per il futuro mi sento pronto per grandi imprese ulteriori e sono convinto di avere il record del mondo nelle mie gambe (18,29 ndr), per cui questo è certamente uno dei miei obiettivi".
Nel getto del peso maschile Leonardo Fabbri appare leggermente in calo di condizione rispetto all'inizio della stagione all'aperto in cui è rimasto costantemente sopra la fettuccia dei 22 metri, ma ottiene in ogni caso un brillante secondo posto con 21,70 nella gara dominata dal solito primatista mondiale e bi campione olimpico, lo statunitense Ryan Crouser, che chiude con una miglior misura di 22,49 mentre terzo è il connazionale Payton Otterdahl con 21,63 e ottavo l'altro azzurro, l'italo sudafricano Zane Weir, con 19,99.
LE DICHIARAZIONI DI FABBRI
"Peccato per quel lancio molto vicino ai 23 metri che pensavo fosse non troppo lungo, per cui mi sono lasciato andare e sono uscito dalla pedana. In ogni caso sto bene, ci sono ancora delle gare e voglio tornare vicino alle mie migliori misure dell'anno. Ringrazio molto il mio allenatore Paolo Dal Soglio che mi è stato particolarmente vicino dopo la delusione di Parigi".
Nei 110 ostacoli, gara non valida per l'assegnazione dei punti per le finali della Diamond League del 13 e 14 settembre, il campione europeo Lorenzo Simonelli conferma la naturale stanchezza al termine di una stagione straordinaria, ricco anche dell'argento sui 60 indoor a Glasgow, e finisce in sesta posizione con 13"34 nella gara vinta dal francese Sasha Zhoya in 13"18 e l'altro azzurro Hassane Fofana nono in 13"84.
Nel salto con l'asta femminile, l'australiana campionessa olimpica Nina Kennedy onora la sua presenza vincendo con l'ottima misura di 4,83 superata al secondo tentativo, mentre la primatista italiana Roberta Bruni è sesta con 4,53 ed Elisa Molinarolo nona con 4,23.
Nei 400 metri maschili Luca Sito, primatista italiano sulla distanza, chiude in nona posizione con 45"25, nei 100 ostacoli Giada Carmassi è ottava con 13"20, nel lancio del disco uomini Alessio Mannucci è nono con 59.94, stessa posizione di Dalia Kaddari nei 200 femminili con 23"33 e infine Ayomide Folorunso è sesta nei 400 ostacoli donne con 55"00.