È una scelta senza ombra di dubbio coraggiosa ma tutt'altro che azzardata, quella della Mercedes di affiancare Andrea Kimi Antonelli a George Russell dal prossimo anno. Coraggiosa e anche emblematica, perché sulla freccia d'Argento il fresco diciottenne prende il posto di Lewis Hamilton che da parte sua si sposta con tutti i suoi sette titoli iridato a Maranello. Grandi manovre insomma e una girandola di abitacoli all’insegna della predestinazione. Meglio fermarsi subito, perché adesso è tempo (e lo sarà soprattutto il prossimo anno) di imparare, crescere, misurarsi con gli attuali big del Mondiale e magari con quelli di domani che - proprio come Kimi - stanno mettendo piede nel mondo dei Gran Premi ma lo fanno in una dimensione più protetta, con molti meno rischi di sovraesposizione.
Con Antonelli, è stato sottolineato più che a sufficienza, l'automobilismo italiano ritrova un protagonista fisso del Mondiale tre anni dopo l'ultima stagione di Antonio Giovinazzi con l'Alfa Romeo. Ci piace invece sottolineare come quella che Andrea Kimi ha la possibilità (e la responsabilità) di cogliere sia la prima occasione per un pilota italiano di scendere in pista con buone (anzi ottime) chances di vittoria. Non capitava dagli anni di Giancarlo Fisichella (ultimo italiano sul podio alto nel GP della Malesia del 2006!) e di Jarno Trulli con Benetton e Renault. Tempi lontani, considerando che Andrea aveva poco meno di otto mesi quando "Fisico" si imponeva a Sepang!
Lo sguardo dolce ma già implacabilmente fisso sulla missione che lo attende punta un futuro che nel Mondiale 2025 inizia ad affacciarsi: Antonelli con la Mercedes al posto di Hamilton, il "ferrarista" Oliver Bearman (vincitore della Sprint Race della categoria cadetta nel sabato monzese!) in sostituzione di Kevin Magnussen con la Haas spinta dalla power unit di Maranello, Jack Doohan (figlio del cinque volte campione del mondo della 500 Michael) per Esteban Ocon con la Alpine e l'italo argentino Franco Colapinto chiamato all'esordio a Monza dalla Williams al posto di Logan Sargeant, tenendo il sedile... in caldo per Carlos Sainz! Una nuova generazione (cresciuta nella Formula 2) pronta a mischiare le carte e magari stravolgere ulteriormente una Formula Uno che sta già voltando pagina, lasciandosi alle spalle il monopolio Verstappen-Red Bull.