Lo spettacolo di sempre, conferme e sorprese, il giorno e la notte, il successo e la sconfitta. Tutto questo e moLto altro ancora nella ventunesima edizione di HOKA UTMB Ultra Trail du Mont-Blanc, il festival mondiale del trailrunning che per un'intera settimana - l'ultima del mese di agosto - ha tenuto banco con il suo ricchissimo bouquet di proposte agonistiche per tutte le ambizioni, le inclinazioni e le età. Sette giorni di sport con campo base a Chamonix e da lì tutto intorno al Monte Bianco, con importanti sconfinamenti in Italia e in Svizzera, a collegare in un fil rouge non solo ideale le tre nazioni unite appunto dal massiccio della massima elevazione della catena alpina. Nella prova-clou da 176 chilometri di sviluppo e diecimila metri di dislivello positivo sono stati caldo, infortuni e spossatezza a generare una gara ad eliminazione a premiare - con pieno merito - l'outsider francese Vincent Bouillard (che di mestiere fa l’ingegnere di prodotto di HOKA, title sponsor dell'intero evento UTMB). Ritorno alla vittoria in gara-donne invece (e nuovo record sulla distanza!) per la statunitense Katie Schide. La trentaduenne atleta del team The North Face si era imposta nel 2022 prima del successo - dodici mesi fa - della sua straordinaria connazionale Courtney Dauwalter, non in gara quest'anno ma "regolarmente" sul percorso ad incoraggiare colleghe e colleghi toprunners ma anche e soprattutto semplici amatori!
UTMB ha mantenuto ancora una volta le aspettative! Dopo ventuno edizioni, la gara regina di HOKA UTMB Mont-Blanc continua a sorprendere: dopo una partenza veloce, la notte è stata impegnativa per molti dei favoriti maschili, mentre le donne hanno ridefinito il livello delle loro performances. In un clima torrido, sostenuti da un pubblico che ha trasmesso grandi vibrazioni positive lungo tutto il percorso, gli atleti hanno dato ancora una volta il massimo.
Ripercorriamo una finale straordinaria! Infortuni e stanchezza hanno costretto al ritiro molti dei grandi nomi, tra cui: il favorito e campione in carica Jim Walmsley, i britannici Fiona Pascall e Tom Evans, la tedesca Ida-Sophie Hegeman, la "veterinaria da corsa" britannica Emma Stuart e i francesi Mathieu Blanchard, Anne-Lise Rousset e Thibaut Garrivier.
Autentico outsider che puntava nella migliore delle ipotesi a un piazzamento tra i primi dieci, Vincent Bouillard dall’Alta Savoia (solo 69esimo nella lista dei favoriti secondo l'UTMB Index), ha sorpreso tutti prendendo il comando a Courmayeur e non mollandolo più, conquistando così il suo Graal. Ingegnere di prodotto HOKA, il semisconosciuto Vincent ha iniziato a farsi conoscere su formati brevi, oltre che con la sua prima vittoria nella 100 Miglia 2023 alla Kodiak Ultra Marathons by UTMB. Con una gara gestita alla perfezione e quando nessuno lo avrebbe previsto, Bouillard è la storia più bella dell’edizione 2024 dell'UTMB.
È riuscito a imporre un ritmo costante per tutta la durata della sua corsa, facendo rientro alla base in Place du Triangle de l’Amitié nel tempo finale di 19 ore, 54 minuti e 23 secondi, quarto uomo della storia capace di completare sotto il muro delle venti ore il giro del massiccio del Monte Bianco dopo François d'Haene nel 2017, Kilian Jornet Burgada nel 2022 e Jim Walmsley nel 2023.
Stupito e ancora travolto dall'emozione, Bouillard ha dichiarato:
“UTMB fa parte della mia vita fin da quando ero bambino. Ho iniziato come volontario di gara, poi ho assunto il compito di fornire assistenza agli altri runner. Ora sono un ingegnere per HOKA (Senior Manager of Product Engineering - Innovation) e ho lavorato a progetti legati all'HOKA UTMB Mont-Blanc. Il solo fatto di prendere il via è stato un sogno che si è avverato. Avevo un piano C per finire in meno di trenta ore, un piano B per finire in meno di ventiquattro ore e un piano A per arrivare tra i primi 10. Vincere in meno di venti ore era semplicemente impensabile! Non ho un contratto da professionista. Lo status di dilettante mi dà un'incredibile libertà: posso scegliere le gare che voglio correre e non pubblico nulla sui social network. Anche se mi piace allenarmi e correre alla ricerca della massima prestazione, per il momento sono molto legato a questo ruolo di dilettante. Vorrei ringraziare la mia compagna, i miei genitori, la mia famiglia, tutta la famiglia HOKA e anche i miei amici Jim Walmsley e Tim Tollefson. Entrambi sono stati una vera e propria fonte di ispirazione per me fin da quando ero un giovane atleta”.
Sulla sua scia, Baptiste Chassagne ha concluso al 2° posto in 20h22'45''. Il francese ha messo al centro di questa stagione l'UTMB, preparandosi a Combloux; nel 2023 si era classificato sesto nello stesso evento. Oggi ha disputato una gara intelligente e perfettamente controllata, dando il meglio di sé dopo la Champex-Lac. Joaquin Lopez si è classificato al 3° posto in 20h26'22'', aggiungendo alla sua lista di successi il secondo posto nella TDS del 2022, l'11° nell'UTMB del 2023 e il terzo posto nella 100M del Trail 100 Andorra dell'UTMB del 2024. Da ricordare (alle spalle del tedesco Hannes Namberger) il quinto posto dell'intramontabile veterano francese Ludovic Pommeret.
Da un capo all'altro del percorso, Katie Schide ha letteralmente volato sui 176 km e diecimila metri di dislivello positivo. Adottando la stessa strategia del 2022, la fortissima statunitense "targata" TNF (The North Face) ha subito preso il comando della gara femminile, unendosi al gruppo maschile con tutti i favoriti, tanto da terminare poi al tredicesimo posto della classifica assoluta (un'impresa nell'impresa). Da quel momento in poi, le rivali non l'hanno più vista. Con il suo appoggio fluido sulla salita di Bovine e sempre sorridente, si è lasciata alle spalle un folto gruppo di atleti, dando vita a una vera e propria lezione di trail.
Al termine di una gara durata 22 ore, nove minuti e 31 secondi, l'americana dallo sguardo angelico ma dalla performance diabolica (per le sue avversarie, si capisce) ha tagliato il traguardo al primo posto della classifica, abbassando di ventuno minuti il record sulla distanza! Anno dopo anno, Katie Schide ha collezionato un palmarès leggendario nella categoria 100M, con la sua prima vittoria all'UTMB nel 2022, la vittoria nel 2023 a Le Grand Raid De La Réunion - La Diagonale Des Fous e nel 2024 una serie di vittorie: in aprile la 100M dell'HOKA Canyons Endurance Runs™ by UTMB®, in giugno la 100M della Western States™ 100 Endurance Run e oggi l'UTMB nell'HOKA UTMB Mont-Blanc.
Al traguardo, Katie Schide ha condiviso la sua esperienza con un pubblico emozionato ed entusiasta, sottolineando - in prospettiva - il desiderio di tornare per il tris, magari abbattendo il muro delle ventidue ore di gara, già ora distante "solo" poco meno di dieci minuti:
“Mi ero prefissata l'obiettivo di infrangere la barriera delle 22 ore e sono partita veloce, al ritmo stabilito dal mio piano di gara. Mi ha sorpreso condividere i primi chilometri con gli uomini, perché non mi sembrava di correre più veloce rispetto al 2022. Anche se non sono riuscita a scendere sotto le 22 ore, sono molto orgogliosa della mia prestazione! Gli ultimi chilometri sono stati più difficili, quindi vorrei ringraziare l'incredibile pubblico presente lungo i sentieri in Francia, Italia e Svizzera. La loro energia mi ha sostenuto dall'inizio alla fine!”
Un punto di svolta della gara è avvenuto a Champex-Lac, dove Blandine L'Hirondel, nonostante l'affetto della sua famiglia e degli amici venuti a sostenerla, è stata superata da Ruth Croft. La neozelandese, che ha vinto l'OCC nel 2019 e la CCC nel 2015, ha corso un percorso perfettamente adatto alla sua tabella di marcia e ha conquistato il 2° posto in 22h48'37''. Nota per la sua resilienza e costanza ad alto livello, Marianne Hogan, che ha occupato a lungo il secondo posto, si è infine classificata terza con una probabile frattura di un dito. Lei, che nel 2022 si era classificata seconda all'UTMB con la rottura del muscolo Psoas, ha disputato una gara pulita con determinazione e si è battuta alla grande, in particolare con Blandine L'Hirondel e Ruth Croft, per tagliare il traguardo in 23h11'15''.
Venerdì 30 agosto, poco dopo il via della prova-clou, il folto pubblico di Chamonix aveva applaudito i vincitori della CCC (Courmayeur-Champex-Chamonix), finale di UTMB World Series nella categoria 100K, al termine di una gara spettacolare. La chiave del successo di quest'anno è stata la capacità di gestire lo sforzo in condizioni di caldo intenso.
Tra gli uomini, la gara è stata particolarmente combattuta con una top ten di atleti decisi a prendere il comando. Con il passare dei chilometri, il duo che era rimasto in attesa all'inizio della gara, composto da Hayden Hawks e Adam Peterman, ha progressivamente guadagnato terreno sugli inseguitori. Al termine di una battaglia il cui esito è rimasto incerto fino agli ultimi chilometri, è stato infine l'americano Hayden Hawks a imporsi, senza l'uso di bastoncini, in 10h20'11'', migliorando di 4 minuti e 20 secondi la prestazione del 2017. Sei minuti dopo è stato il turno dello slovacco Peter Frano, che ha compiuto una bella rimonta dalla settima posizione riuscendo a superare l'americano Adam Peterman, che è salito sul terzo gradino del podio, concludendo in 10h28'50''.Ancora sopraffatto dall'emozione, Hayden Hawks ha dichiarato:
“Sono molto felice di condividere questo podio con Peter, con cui ho battagliato in altri eventi negli ultimi anni. E anche con Adam, tutti e due ci siamo infortunati l'anno scorso e durante questo anno complesso ci siamo aiutati molto per superare questi momenti difficili.”
Nella gara femminile, al termine di 101 km e 6050 metri di dislivello, è stato un podio in rappresentanza di tre continenti a concludere la gara. La fuoriclasse sudafricana Toni McCann (che alla di luglio aveva fato le prove generali vincendo la 70K di La Thuile Ultra Trail), che ha avuto un momento di difficoltà tra Champex e Trient, ha conquistato la vittoria in 11h57'59'', seguita dalla polacca Martyna Mlynarczyk in 12h11'12” e dalla tedesca Rosanna Buchauer in 12h16'55''. Appena raggiunto l'arco dell'arrivo, Toni McCann ha dichiarato:
“La CCC è la mia prima 100 km, ero abituata a distanze più brevi e non sapevo come avrei gestito questo nuovo formato. Quando ho avuto una battuta d'arresto a Champex, ho pensato alla mia famiglia e questo mi ha dato la forza di continuare. Vorrei ringraziarli per il loro sostegno inesauribile!” Avendo vinto l'OCC nel 2023 e oggi la CCC, è stato naturale chiederle se avesse intenzione di affrontare l'UTMB l'anno prossimo. “No...ma in effetti, perché no!”
Lunedì 26 agosto 120 squadre erano partite da Chamonix per percorrere i sentieri della PTL, la cosiddetta Petite Trotte à Léon, un percorso del Grand Tour du Mont-Blanc da 304 chilometri che tutti gli appassionati di sport di montagna sognano di completare almeno una volta nella vita. Percorrendo strade alte e non segnalate, i componenti di una squadra devono affidarsi l'uno all'altro per avanzare su un percorso inedito attraverso la Francia, l'Italia e la Svizzera, alla scoperta del massiccio delle Aiguilles Rouges, dei versanti vallesano e valdostano del Monte Bianco per poi tornare a Chamonix attraverso il selvaggio Beaufortain.
In poco meno di 100 ore, i primi a tagliare il traguardo nel cuore di Chamonix alle 11.36 di venerdì, sono stati i componenti del team AlpsXperience, composto dai fratelli Jules-Henri e Candide Gabioud, che hanno completato il percorso di 304 km e 24.500 metri di dislivello in 5 giorni. Un'impresa replicata per la quarta volta da questi due vallesani che, come tutte le 120 squadre partecipanti, rappresentano i valori della montagna: sostegno reciproco, impegno e spirito d'avventura. Alla domanda su quali siano le chiavi di una tale impresa, i fratelli Gabioud rispondono: “Non c'è un segreto, bisogna solo amare e rispettare la montagna”.
La prima finale di UTMB World Series 2024 (50K), la OCC Orsières-Champex-Chamonix da 57 chilometri effettivi e 3500 metri di dislivello ha mantenuto le premesse con una gara impegnativa disputata su un percorso pieno di sole. La gara maschile è stata caratterizzata da un finale mozzafiato tra i contendenti al podio. Lo statunitense Eli Hemming ha preso il comando dopo Trient e ha aumentato gradualmente il suo vantaggio e ha vinto la gara con quasi dieci minuti di vantaggio. Nonostante un attacco di calore sulla salita di Flégère, che ha messo in dubbio la possibilità che riuscisse a mantenere il primo posto, l'americano ha attinto a tutte le sue risorse per conservare la leadership e tagliare il traguardo in 5h11'48''. Una salita finale decisamente selettiva, che è servita anche a separare l’italiano Francesco Puppi in 5h14'46'' dallo spagnolo Antonio Martinez Perez in 5h17'56''. Sotto l'arco dell'arrivo, Eli Hemming ha dichiarato:
“Sono molto contento di questa vittoria, era uno degli obiettivi della mia stagione. Sono riuscito a gestire il calo a La Flégère e poi ho recuperato le forze per venire a vincere qui a Chamonix”.
Anche la gara femminile è stata di altissimo livello, con le prime dieci classificate che hanno chiuso tutte in meno di 20 minuti! Dopo una partenza molto veloce e uno scenario di gara a lungo incerto, la cinese Miao Yao, l’elvetica Judith Wyder e, dopo una grande rimonta, la beniamina di casa Clémentine Geoffray hanno preso il comando. Alla fine, è stata la cinese a vincere questa OCC particolarmente combattuta in 05h54'03'', davanti alla svizzera distanziata di 6 minuti e alla francese che ha concluso in 6h02'10''. Una finale da urlo! Pochi minuti dopo il suo arrivo, Miao Yao ha dichiarato:
“Amo questa gara, è davvero magnifica! Faceva caldo, ma sapevo come idratarmi e avevo anche portato dei tessuti e dei manicotti adatti alle condizioni”. A 27 anni, dopo aver vinto la CCC e la OCC, risponde con un sorriso quando le si chiede se ha intenzione di affrontare l'UTMB: “Ci verrò per il mio 30° compleanno, sarà un bel regalo”.
UTMB 2024 è stato un evento globale ma anche inclusivo, caratterizzato da una serie di momenti clou che hanno entusiasmato gli spettatori, che hanno potuto scoprire o riscoprire il più autentico spirito del trailrunning.
La diversità è stata al centro con il Team Adaptive. La creazione di questo eccezionale team, composto da dodici atleti che hanno partecipato alla MCC, alla OCC e all'UTMB, ha aperto una nuova pagina nella storia di HOKA UTMB Mont-Blanc e del trailrunning in generale. Questa iniziativa, frutto della collaborazione con Boris Ghirardi, atleta amputato e appassionato di corsa in natura, ha entusiasmato il grande pubblico dimostrando quanto ogni ostacolo possa essere fonte di ispirazione e portare a grandi traguardi. Un esempio di adattabilità e resilienza che apre la strada al superamento di sé.
Ripercorrendo una settimana densa di emozioni sportive, Boris Ghirardi ha commentato: “Il team è stato incredibile! Non si tratta solo di atleti che rappresentano diverse disabilità, ma che entrerà nella storia dell'evento e del trail running. Spero che ispiri il maggior numero possibile di persone, comprese quelle che sono state colpite dagli incidenti della vita, a vedere che c'è sempre speranza, che si può ancora fare sport e correre. Spero che questo apra le porte a una maggiore diversità nelle gare di trail running. Un grande grazie a HOKA UTMB Mont-Blanc non solo per averci invitato alla festa, ma per averci invitato a ballare!”
Le gare di martedì 27 agosto a Courmayeur (la YCC e la ETC) avevano rispecchiato perfettamente la missione dell'HOKA UTMB Mont-Blanc: riunire atleti esperti, giovani talenti e runners amatoriali desiderosi di esplorare il trail running.
Per la sua seconda edizione, l'Experience Trail Courmayeur (ETC) ha mantenuto in pieno le aspettative. Più di mille corridori hanno percorso i 15 km e i 1200 metri di dislivello secondo i loro obiettivi, i loro mezzi e i loro desideri. Tutti hanno potuto provare l'emozione di spingersi al limite nell'eccezionale cornice del versante italiano del Monte Bianco.
Il podio maschile è stato interamente internazionale. Il vincitore Lukas Ehrle dalla Germania ha fatto registrare un tempo molto veloce di un'ora, 19 minuti e 56 secondi. Solo quattro secondi di distacco per il secondo classificato Alex Garcia Carrillo (Spagna) dal terzo arrivato: l’altoatesino Daniel Pattis. Anche la gara femminile è stata molto intensa. La transalpina Anaelle Bondoux ha vinto in un'ora, 32 minuti e 52 secondi. A completare il podio sono state l’elvetica Maude Mathys e la emergente italiana Vivien Bonzi.
Sotto un magnifico sole e in condizioni di gara ottimali, erano partiti da Courmayeur 307 giovani runners nati tra il 2005 e il 2010. Per questa gara dedicata ai futuri campioni, HOKA UTMB Mont-Blanc proponeva percorsi personalizzati per ogni categoria di età sui sentieri delle Alpi italiane. Dopo il primo atto di questa gara in due parti, spazio al bis di Chamonix per il secondo: la YCC The Revenge, una competizione in cui i giovani talenti sono partiti nell'ordine inverso rispetto alle classifiche del giorno precedente. Determinati a fare ancora meglio del giorno precedente, i 307 giovani partecipanti nati tra il 2005 e il 2010 sono partiti da Chamonix sotto un sole splendente. I giovani atleti hanno approfittato del tifo e del calore del pubblico di Chamonix, un'atmosfera ideale per le imprese sportive. Anche i bambini sono stati al centro dell'attenzione sugli Champs de Savoy, con 7 gare offerte ai mini-atleti dai 3 ai 13 anni. Piccoli passi e grandi vittorie sono stati il filo conduttore di un pomeriggio all'insegna dello sport!
Alle 23.50 di lunedì 26 agosto, 1874 atleti erano partiti da Courmayeur per affrontare la sfida della TDS: 148 km con 9306 metri di dislivello su un percorso particolarmente tecnico. Il clima caldo ha reso questa edizione ancora più impegnativa, mettendo alla prova la determinazione dei runner. Sia nella categoria femminile che in quella maschile, la TDS (Tracs des Ducs de Savoie) ha visto protagonisti alcuni atleti francesi. Thibault Marquet, residente nella regione di Beaufortain, ha superato le difficoltà del percorso e il caldo per raggiungere Chamonix in 18h59'36'', con quasi un'ora di vantaggio sui connazionali Alban Berson (che ha completato il percorso in 19h26'40'') e Gautier Airiau in 20h07'22''. Al traguardo, Thibault Marquet ha dichiarato:
“È stata una giornata incredibile! Sono molto orgoglioso di aver vinto questa gara e di averlo fatto in questo modo, anche se in fondo speravo in un podio. Ho preso il comando in modo naturale al Cormet de Roselend, e poi sono stato trascinato dal sostegno del pubblico quando ho attraversato il Beaufortain, dove vivo. La parte finale della gara è stata più dura, ma per fortuna non me ne sono reso conto, altrimenti probabilmente non sarei arrivato così forte”.
Anche le donne hanno dato vita a una magnifica battaglia, ispirate dalla bellezza del paesaggio del Beaufortain e dal sostegno del pubblico nei villaggi e lungo il percorso. Con un tempo di 24h06'01'', è stata infine la savoiarda Marie Dohin a tagliare il traguardo per prima, aggiudicandosi la vittoria. Ha preceduto l’elvetica Ariane Wilhem in seconda posizione in 24h42'03'' e la francese Céline Finas, salita sul terzo gradino del podio in 25h41'41''. Al traguardo, la vincitrice Marie Dohin ha dichiarato:
“Sono felicissima della mia vittoria di oggi, perché non me l'aspettavo! È stata una giornata perfetta, con tutti gli indicatori in positivo, e abbiamo potuto godere dello scenario del Beaufortain, che ho percorso di notte nel 2021”.