MOTOGP ARAGON

MotoGP Aragon: trionfa Marquez, caduta pesante per Bagnaia

Dominio incontrastato per lo spagnolo, Martin chiude 2° e allunga a +23 su Pecco nel Mondiale

di Daniele Pezzini

Marc Marquez ha vinto il GP di Aragon, 12° appuntamento del Mondiale MotoGP 2024, completando una strepitosa doppietta dopo il trionfo nella Sprint Race di sabato. Lo spagnolo del team Gresini ha dominato dalla prima all’ultima curva, facendo il vuoto su una concorrenza inerme. In seconda piazza ha chiuso Jorge Martin con la Ducati Pramac, che ha ottenuto il massimo da un fine settimana non semplice e partirà per Misano con 23 punti di vantaggio su Francesco Bagnaia. Il pilota Ducati ufficiale è stato vittima di un pauroso incidente con l’altra Gresini di Alex Marquez mentre era in lotta per il podio e ha chiuso la sua gara nella ghiaia: uno zero pesantissimo in ottica iridata. Ha completato il podio Pedro Acosta con la Ktm GasGas.

Anche la gara lunga, dunque, ha confermato lo strapotere di Marquez al Motorland. Un weekend in cui non ce n’è mai stata per nessuno: pole con distacchi abissali, trionfo nella Sprint, trionfo nel GP. Tutto quasi troppo facile per l’otto volte iridato, che resta lontano dalla vetta del Mondiale (70 i punti che lo dividono da Martin), ma che ora che ha ritrovato la vittoria sembra di nuovo pronto a dare battaglia fino all’ultima gara.

Martin ha fatto il suo dovere: consapevole di non poter competere col passo di MM93 si è messo in una tranquilla seconda posizione e ha completato una gara pulita e senza sbavature, che gli ha permesso di allungare ancora su Bagnaia. 

Per Pecco era stata una gara tutto sommato positiva, dopo le enormi difficoltà della Sprint: il campione in carica era stato ancora autore di una partenza problematica sullo sporco, ma la gomma media gli aveva permesso di rimettersi presto in carreggiata e di venire fuori nel finale di gara, tanto da assaporare il podio. Proprio nel momento in cui l’obiettivo si stava concretizzando è però avvenuto il pasticcio: sul contatto con Marquez Jr ci sarà da discutere a lungo, ma la sostanza è che il piemontese si ritrova a dover nuovamente inseguire in un Mondiale che somiglia sempre più a una montagna russa.

Alle spalle di Acosta, autore di una gara solida, ma ritrovatosi sul podio quasi per caso, ha chiuso Brad Binder con la prima Ktm ufficiale e poi in sequenza Enea Bastianini con l'altra Ducati ufficiale, Franco Morbidelli con l'altra Pramac e le due VR46 di Fabio Di Giannantonio (sotto investigazione per la pressione pneumatici) e Marco Bezzecchi.

Altra gara complicatissima per le Aprilia: 11° Espargaro, costretto al ritiro Vinales. Nella ghiaia al secondo giro Oliveira con la Trackhouse, solo 16° il suo compagno di team Raul Fernandez.