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Italia, si cambia: 3-5-2, gruppo "light" e convocazioni di prospettiva

Spalletti ammette gli errori commessi a Euro 2024 e vara la difesa a tre, lasciando a casa gli elementi più anziani

"Tutto ciò che succede dipende sempre da me al 100%, ma i giocatori non hanno questa responsabilità. Probabilmente gli ho messo troppa pressione addosso e non gli ho dato la possibilità di gustarsi la maglia dell'Italia": la nuova Nazionale che sarà impegnata in Nations League non può che partire dall'ammissione di colpa di Luciano Spalletti per il brutto Euro 2024, finito agli ottavi contro la Svizzera. Un primo paletto è chiaro, l'idea di difendere a quattro e costruire a tre - applicata in Germania - necessiterebbe tempo per essere insegnata ma, si sa, i ct non ne hanno abbastanza per insegnare calcio e dunque via libera alla linea a tre, sia in fase difensiva sia in impostazione. "Lo si capisce anche dalle convocazioni: giocheremo sempre 3-5-2 o 3-4-2-1" ha detto ieri Spalletti e dunque venerdì, contro la Francia, ci sarà il primo assaggio del nuovo corso.

Una difesa che sarà priva di Acerbi, titolare nell'Inter campione d'Italia e in vetta alla classifica, specialista della linea a tre ma che Spalletti non ha convocato, rivelando un altro dei cambiamenti che opererà in questa seconda vita da ct azzurro: "Devo guardare anche alla carta d'identità, facile portare gente come Acerbi o Jorginho ma poi il Mondiale sarà tra due anni". E l'età media dei convocati, ma soprattutto della formazione titolare, in effetti sarà piuttosto bassa, di fatto saranno convocazioni di prospettiva anche se nulla vieta di poter richiamare qualche elemento più esperto, se facesse il bene del gruppo soprattutto a livello di mentalità, e lo si desume da questa frase del ct: "Voglio vedere una voglia straordinaria di portare a casa anche una rimessa in più".

Infine il terzo paletto emerso dalla conferenza di ieri, una lista di convocati piuttosto corta: "Ne ho chiamati solo 23 per farli sentire totalmente dentro il progetto di queste due partite". Il che si può tradurre nella voglia di dare certezze al gruppo e non di effettuare troppi esperimenti, chiamando troppi giocatori che poi si ritrovano in tribuna o a giocare cinque minuti.

Facendo un riassunto, possiamo ipotizzare una formazione del genere contro la Francia al netto di alcune assenze (Bastoni, tra i convocati, ma che è arrivato con un affaticamento alla gamba destra; Barella, rimasto a Milano per operarsi al naso; e Chiesa, che il ct voleva convocare ma che il Liverpool ha chiesto di trattenere per trovare la migliore condizione): davanti a capitan Donnarumma ci saranno Gatti, Buongiorno e Calafiori. Sulle fasce Cambiaso (o Di Lorenzo) e Dimarco con Frattesi - per Spalletti sarà fondamentale avere un incursore tra i tre mediani -, Fagioli (occhio però a Tonali) e Ricci in mezzo. Coppia d'attacco formata da una prima punta, nel caso Retegui, e una seconda più mobile, probabilmente Zaccagni.

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