FORMULA 1

Newey-Aston Martin: semaforo verde, annuncio in vista

Il sessantaseienne genio di Stratford-upon-Avon chiamato a dare sostanza tecnica ai sogni iridati di Lawrence Stroll

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È fatta per la nuova avventura in Formula Uno di Adrian Newey con la Aston Martin del magnate canadese Lawrence Stroll. Le firme sull'accordo che lega il genio inglese al team di Silverstone vengo apposte in queste ore, ma la squadra ha già previsto una conferenza stampa nel proprio rinnovato quartier generale inglese per martedì 10 settembre, alla vigilia del fine settimana del Gran Premio dell'Azerbaijan a Baku. L'ultimo vincolo che ancora lega Adrian alla Red Bull sarà sciolto infatti all'inizio di questo fine settimana. Nulla vieta peraltro che l'annuncio formale possa arrivare anche prima della press conference di Silverstone (Stroll Sr. fa sempre le cose in grande) ed essere di fatto imminente. Il facoltoso imprenditore canadese si è speso in prima persona per condurre in porto la trattativa con il papà di tutte le Red Bull (molte delle quali vincenti) degli ultimi diciotto anni, vincendo una corsa al rialzo (dell'ingaggio) con la Ferrari, che era disposta ad assumere Adrian come superconsulente (permettendogli di lavorare dall'Inghilterra) ma che si è sfilata proprio per non dare vita ad una sorta di asta al rilancio per Newey.

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L'ingaggio del sessantaseienne genio di Stratford-upon-Avon è il colpo grosso di una operazione di rilancio del team che quest'anno "rema" a centrogruppo o giù di lì (raccattando solo briciole di punti iridati) dopo la raffica di passaggi sul podio della scorsa stagione, principalmente da parte di Fernando Alonso, già riconfermato per il 2026 come d'altra parte l’inamovibile Lance Stroll. Curiosamente, il piazzamento di Aston Martin alla fine di questa stagione (otto GP da Baku ad Abu Dhabi) sarà lo stesso del 2023: quinta casella della classica alle spalle delle Big Four Red Bull, McLaren, Ferrari e Mercedes, nell'ordine sancito dal recente Gp d'Italia. A fare la differenza è il distacco dalla quarta: 22 punti al termine del Mondiale dello scorso anno, già 218 (con una forbice che andrà ulteriormente allargandosi) nella stagione che ha toccato quota sedici tappe a Monza. Se non altro, per AM un buon margine di quaranta punti su VISA Cash App Racing Bulls: punti a 34.

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Nei modernissimi headquarters di Silverstone (la possibilità di continuare ad operare nella sua Inghilterra un fattore-chiave dell'operazione), Newey lavorerà tra gli altri con l'ex ferrarista Enrico Cardile, il quarantanovenne l'ingegnere aretino che Stroll Sr. ha ingaggiato poco meno di un paio di mesi fa, all'indomani del Gran Premio d'Inghilterra, on il grado di chief technical officer sotto la guida del nuovo CEO Andy Cowell, in arrivo dalla Mercedes al posto di Martin Whimarsh. Proprio alla Ferrari (come anticipato sopra) era stato legato in primavera il nome di Newey, soprattutto dopo l'ingaggio - il primo giorno dello scorso mese di febbraio - di Lewis Hamilton da parte della Scuderia di Maranello e il caso Hornergate, esploso alla vigilia del via del Mondiale in Bahrain.

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È un fatto tra l'altro che la china discendente imboccata quest'anno dalla Red Bull (tuttora in testa al Mondiale Costruttori e a quello piloti con Max Verstappen ma in entrambi i casi sotto minaccia da parte della McLaren), sia coincisa proprio con il progressivo disimpegno di Newey, il quale ha chiuso le sue incombenze a Milton Keynes con la hypercar RB17 e ha poi fatto qualche apparizione per così dire "di facciata" ai Gran Premi del Mondiale.

Il contributo di Newey alla "causa" Aston Martin si vedrà però sostanzialmente "solo" nel 2026: la monoposto che i confermatissimi Alonso e Stroll Jr. guideranno il prossimo anno è già stata concepita e in ogni caso Adrian non potrà (formalmente, in questo caso) prendere servizio a Silverstone prima della scadenza dei sei mesi di "gardening leave". Se l'annuncio arrivasse in questi giorni, Newey potrà vestire il verde Aston Martin giusto in tempo per il GP d'Australia che darà il via al Mondiale nel weekend centrale di marzo 2025 e dedicarsi a pieno titolo alla progettazione della monoposto 2026, quando entrerà in vigore un nuovo regolamento tecnico e la genialità di Newey potrebbe fare la differenza.

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