FINE DEL SOGNO

Paralimpiadi, niente finale per Petrillo: "Le critiche mi hanno amareggiato"

L'atleta azzurra, alla sua prima Paralimpiade, ha chiuso al terzo posto la propria semifinale con il tempo di 25"92, suo primato stagionale

© Getty Images

Terzo tempo nella sua semifinale e niente finale dei 200 categoria T12 per Valentina Petrillo, la velocista azzurra che è la prima atleta transgender a partecipare alle Paralimpiadi. Nella sua gara di Parigi 2024 Petrillo ha corso in 25"92, ma staccata di nove decimi dall'indiana Simrin, vincitrice e qualificata. Alla finale passavano le vincitrici delle tre semifinali e il miglior tempo delle seconde, e per Petrillo non è dunque bastato aver migliorato il proprio crono.

"Le critiche mi hanno lasciato amarezza, nascere uomini non vuol dire essere persone superiori o persone che vincono. Tutti noi abbiamo vantaggi biologici, chi in un modo chi in un altro. Avete visto a una Paralimpiade chi non ha vantaggi biologici, e sono io". Lo ha detto Valentina Petrillo dopo l'eliminazione in semifinale nei 200 metri di atletica, categoria T12.

"Sono partita da sola, ma dietro di me pian piano ho costruito tanto affetto e si è visto oggi in questo stadio. Mi porto a casa qualcosa di prezioso che farà parte del mio bagaglio, il pubblico è stato eccezionale con me, ho sentito un calore pazzesco e questo è importante. Guardiamo avanti con ottimismo e felicità. Valentina c'è e voleva esserci, si è guadagnata le Paralimpiadi con quattro anni intensi di allenamento".

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