era il 2004

"Campioni - Il sogno" vent'anni dopo: la storia del reality sul calcio

Il 6 settembre 2004 andava in onda su Italia 1 il primo reality italiano sul calcio: il Cervia, Ciccio Graziani e le gag della Gialappa's

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"Campioni - Il sogno": che fine hanno fatto i calciatori?

Francesco Graziani, allora allenatore del Cervia, è apprezzato opinionista televisivo (lo trovate ogni domenica su Italia 1 con XXL) e radiofonico

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Se venti anni fa precisi (a essere pignoli era il 6 settembre 2004) aveste acceso la tv nel primo pomeriggio su Italia 1 avreste assistito a un programma che, nonostante sia durato due sole stagioni, ha lasciato una traccia indelebile nelle generazioni che hanno avuto la fortuna di seguirlo dal vivo: il primo reality italiano sul calcio, "Campioni - Il sogno". Sulla scia del successo del Grande Fratello, le telecamere accese "24 ore su 24" entravano negli spogliatoi di una squadra di Eccellenza, il Cervia, che avrebbe dovuto lottare per la promozione anche grazie all'aiuto del pubblico che, grazie al televoto, poteva scegliere tre giocatori che l'allenatore, il nostro Ciccio Graziani, avrebbe dovuto forzatamente mandare in campo nella partita successiva. A fine anno, grande premio per i tre calciatori vincitori del programma: avrebbero partecipato al ritiro pre-campionato con Inter, Juventus e Milan. Il successo di pubblico riuscì a far arrivare il Cervia a sfidare in amichevole diverse squadre di Serie A e B, per esempio a Monza nel gennaio 2005 ci fu il match contro il Milan davanti a 10.000 spettatori.

In realtà il concept era un po' diverso da come immaginiamo oggi un reality: niente telecamere accese 24 ore su 24, la giornata "finiva" alle 22 e poi il giorno dopo veniva mostrata una sintesi di mezz'ora con il meglio di quello che era successo ventiquattro ore prima. 

Il programma, condotto nella prima stagione da Ilaria D'Amico con Davide De Zan (nella seconda da Daniele Bossari e Federico Lampredi), fece breccia nel cuore degli sportivi per la veracità della rosa, lontana dall'iperprofessionismo della Serie A che già a quei tempi era spinto - seppur non come oggi -, e delle dinamiche di gruppo, con vero protagonista proprio Graziani, diventato un eroe per tanti tifosi anche grazie "all'aiuto" della Gialappa's Band che scovava le migliori clip nella settimana di lavoro del Cervia per poi riproporre le più divertenti col solito commento ironico-demenziale che solo il trio riusciva a imprimere. La ciliegina, poi, è la colonna sonora firmata Gigi D'Alessio con strofe che ancora adesso tanti riusciranno a canticchiare: "Campioni del cuore/ che bello sarà/ sulla maglia un tricolore da cucire/ campioni del cuore/ si sentirà il tuo nome dagli ultrà".

© Ufficio Stampa

Il mix di calcio (non dimentichiamo che al termine della prima stagione il Cervia fu promosso, dopo 35 anni, in Serie D), sogno (quello di vestire la maglia delle 3 big italiane), spensieratezza e capacità di coinvolgere in modo diretto, col televoto, gli spettatori è il segreto attorno al quale seppure "Campioni - Il sogno" non abbia proseguito la sua avventura oltre il 2006, ancora oggi è nel cuore di tanti sportivi.

Cristian Arrieta (che poi ha raggiunto anche la Serie B col Lecce), Lorenzo Spagnoli e Fabio Borriello (fratello dell'ex Milan e Roma Marco) vinsero la prima edizione, quella che tutti ricordano, ma altri nomi sono rimasti memorabili: Francesco Gullo (diventato una sorta di mascotte tra gli spettatori per essersi inventato di aver giocato con la maglia del Basilea contro la Juventus di Del Piero e per il tunnel in amichevole a Gattuso: spesso vinceva il televoto e costringeva Graziani, che non lo vedeva proprio, a schierarlo titolare), Diego Armando Maradona junior (figlio di Diego), Giorgio Alfieri (che poi ha avuto una fortunata carriera televisiva) e pure Vincenzo Zanzi che visse la sfortuna di essere annunciato dalla D'Amico come partecipante salvo poi ammettere l'errore, dovendo "retrocedere" alla sfida al televoto (poi persa) con Zoran Ljubisic. 

Nella conferenza stampa di presentazione dello show, Graziani disse: "stiamo facendo un programma così innovativo che se ci guardiamo dietro vediamo il futuro". Forse è vero perché a distanza di 20 anni non c'è stato ancora un vero erede di "Campioni - Il sogno" ma, forse, noi preferiamo sia andata così: meglio ricordare per sempre l'originale.

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