È il grande giorno di Jannik Sinner. Un giorno in cui l'altoatesino potrebbe, ancora una volta, riscrivere la storia del tennis italiano. L'appuntamento è per le ore 20, all'Arthur Ashe Stadium di Flushing Meadows. L'avversario è Taylor Fritz, alla prima finale Slam in carriera. Battere l'americano nella finalissima dello US Open significherebbe diventare il primo tennista azzurro di sempre a vincere due Slam diversi, ma non solo.
Un successo a New York gli permetterebbe di consolidare ulteriormente la posizione di numero 1 del ranking ATP, già ora inattaccabile per parecchie settimane, dandogli la chance concreta di conservarla almeno fino all'Australian Open 2025: lunedì avrà in ogni caso 3.405 punti di vantaggio su Zverev, che diventerebbero 4.105 in caso di trionfo.
Jannik è già riuscito nell'impresa di sfondare quota 10.000 punti in classifica, unendosi a un ristrettissimo gruppo di fuoriclasse del tennis: è infatti solo il sesto nella storia a riuscirci da quando è in vigore l'attuale sistema di assegnazione (2009), dopo Novak Djokovic, Roger Federer, Rafa Nadal, Daniil Medvedev e Andy Murray.
Per aggiungere un altro tassello a un 2024 già da sogno servirà imporsi su un avversario sulla carta ampiamente alla sua portata, ma che avrà dalla sua tutto il pubblico dell'impianto di tennis più capiente del pianeta. Sinner è 1-1 nel testa a testa contro Fritz: lo statunitense si impose agli ottavi Indian Wells nel 2021 (6-4, 6-3), l'azzurro si riscattò, sempre sul cemento americano, ai quarti nel 2023 (6-4, 4-6, 6-4).
Questa sera, è inutile girarci intorno, i favori del pronostico saranno tutti per il ragazzo di Sesto Pusteria, che però dovrà come sempre dimostrare sul campo il suo valore, come d'altronde ha fatto fin qui: nelle ultime settimane, dopo il caso Clostebol, il mondo intorno a Jannik ha vacillato, lui è riuscito a tirarsi fuori da una spirale di negatività e sospetti giocando il suo tennis con una determinazione, una cattiveria e una pulizia crescenti. Ora, manca solo la ciliegina sulla torta.