L'Italia è attesa in Nations League dal cosiddetto "trappolone": stasera a Budapest, perché Israele non può ospitare partite di calcio per ovvi motivi, la Nazionale è attesa dalla partita più facile del gruppo, almeno sulla carta. Ma, come ha detto ieri Luciano Spalletti, "se non arriviamo bene mentalmente alla partita ci aspetta una trappola". A livello psicologico sarà una partita complicata poiché dopo l'exploit contro la Francia si attendono conferme e anzi addirittura passi in avanti vista la caratura dell'avversario ma allo stesso tempo fisiologicamente potrebbe esserci un po' di deconcentrazione. Ecco perché sarebbe importante confermare in blocco lo stesso undici di Parigi, anche per dare continuità al nuovo corso azzurro, ma, vuoi per gli infortuni (Calafiori già rientrato a Londra, da monitorare le situazioni Pellegrini e Frattesi), vuoi perché siamo a inizio stagione, il ct ha annunciato 4-5 cambi di formazione.
Vincere vorrebbe dire mantenere la testa del girone e magari starci pure in solitaria poiché l'altra sfida del girone vede conto una Francia non al top contro un Belgio ancora in fase di ricostruzione e potrebbe pure uscire un pari. Dicevamo dei cambi di formazione, quello obbligato in difesa - l'infortunio di Calafiori - sarà risolto spostando Bastoni nel ruolo "naturale" di braccetto sinistro con Buongiorno che si inserirà in mezzo. Sulle fasce Cambiaso è ancora in vantaggio ma Bellanova spera mentre Dimarco dovrebbe rifiatare per Udogie.
Il comparto centrale di centrocampo è troppo nevralgico in questa fase in cui squadra e reparti devono trovare maggior armonia possibile e allora Spalletti potrebbe confermare il blocco di venerdì con Frattesi - condizioni fisiche permettendo -, Ricci e Tonali. In attacco Raspadori insidia Pellegrini, anche lui acciaccato, e potrebbe formare coppia con Kean, già annunciato da Spalletti, in un 3-5-1-1 che quindi diventerebbe 3-52.