Maldini: "Nessuna domanda sul Milan? Giustamente! Per Daniel è il momento della verità"
L'ex capitano rossonero, fermo dopo le stagioni da dirigente, ha parlato un po' di tutto al Premio Rocco a Coverciano: "A casa non mi annoio"
Presente al premio Rocco, Paolo Maldini ha concesso un'intervista ai cronisti presenti in cui è tornato a parlare anche del "suo" Milan dopo le stagioni vissute da dirigente, ma prima un commento sulla Nazionale rivitalizzata da Spalletti dopo il flop europeo: “A volte ci vuole a volte pazienza, a volte equilibrio. Due non qualificazioni al Mondiale sono state impattanti anche sull'idea del valore del nostro calcio. L'Italia sarà comunque sempre protagonista e la vittoria con la Francia ha fatto molto bene all'ambiente".
Dalla Nazionale alla Serie A: "Mi piace, senza dubbio: è un campionato non troppo considerato, ma a livello tecnico, tattico e di conoscenza nella top3. Griglia di partenza? È la solita. L'Inter è la squadra più attrezzata, poi ci sono stati tanti cambiamenti nelle varie avversarie che hanno bisogno di un pochino di tempo per mettere un po' insieme la squadra".
Sul Milan non ti chiediamo niente? "Giustamente!".
Chi si avvicina più all’Inter? "Il Milan è arrivato secondo quindi è un'altra candidata, la Juventus senza dubbio, il Napoli, la Roma ha fatto un ottimo mercato. Sono sempre quelle le squadre che combatteranno per la vittoria finale".
Tuo figlio Daniel è da Serie A? "Mio figlio lo conosco bene, ho sempre avuto pochi dubbi. Ci sono giocatori che sono precoci e altri che sono tardivi, lui probabilmente appartiene a quest'ultima categoria. Ha senza dubbio una qualità che non è comune nel calciare, nel vedere il gioco e fisicamente è cresciuto. C'è chi esplode a 16 anni, chi un po' più tardi, adesso è il momento di far vedere quello che vale e penso lo stia facendo".
La Fiorentina? "Il cambio allenatore e i tanti giocatori nuovi necessitano pazienza". Adli? "È un giocatore che l’anno scorso ha trovato spazio, più di quando c'ero io. Credo possa dar tanto, dà grandi geometrie, è un ragazzo di alto livello".
A casa ti annoi? “No, perché alla fine la mia carriera è stata lunga e impegnativa, anche quella da dirigente. Questi periodi di riposo sono anche salutari".