CONTO ALLA ROVESCIA

San Siro, attesa per il vertice decisivo: Milan e Inter pensano all'acquisto

Sala attende la risposta dei due club in merito al progetto di ristrutturazione del Meazza. E spunta un'altra ipotesi

© Getty Images

Milan e Inter nuovi proprietari di San Siro. È lo scenario ipotizzato dal collega Stefano Scacchi sulle colonne di Tuttosport a pochi giorni dal vertice decisivo nel quale i due club dovranno fornire la risposta al Sindaco Sala in merito al progetto di ristrutturazione targato WeBuild. L'incontro dovrebbe andare in scena venerdì 13 settembre, ossia tra pochissimo: l'esito potrebbe essere condizionato in maniera pesante dalla voglia dei due club di acquistare l'impianto. 

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Il motivo? Assicurarsi nel breve termine un asset patrimoniale di non poco valore. In questo modo aumenterebbero ricavi e valutazione. Sala, che vuole al più presto chiudere il dossier, si è già dimostrato favorevole a tale opzione. A spingere per la permanenza dei club al Meazza infine, è il calendario europeo a dir poco fitto. Come noto i due club stanno comunque da tempo guardando altrove: il Milan in particolare ha speso diversi milioni di euro sul fronte San Donato con dei costi decisamente alti. Il progetto c'è e si parla del 2029 come termine ultimo per la conclusione dei lavori. L'Inter invece tiene sempre calda l'ipotesi Rozzano.

LA PROTESTA DEI COMITATI CITTADINI: "NO AI PRIVATI"
L’ipotesi di una vendita di San Siro, e di alcune delle aree limitrofe all’impianto meneghino, ha già scatenato le ire del Comitato Referendum: "Ci opporremo a qualunque tentativo di regalare lo Stadio e le aree limitrofe ai privati e di decidere il destino dell’area senza il coinvolgimento reale e tempestivo del Consiglio Comunale e di tutte le cittadine e i cittadini interessati al bene comune – si legge nella lettera aperta inviata al sindaco Beppe Sala dal Comitato, che è composto da esponenti del Prc, di M5S, Europa Verde, Patto Civico, associazioni ambientaliste e cittadini –, non è più tollerabile la rinuncia al governo della città e la cessione indiscriminata di pezzi di città a chi intende solo speculare e approfittare dei beni comuni per interessi privati. (...) Ci opporremo a qualunque tentativo di regalare lo Stadio e le aree limitrofe ai privati e di decidere il destino dell’area senza il coinvolgimento reale e tempestivo del Consiglio Comunale e di tutte le cittadine e i cittadini interessati al bene comune –, la nota del Comitato che è composto da esponenti del Prc, di M5S, Europa Verde, Patto Civico, associazioni ambientaliste e cittadini –, non è più tollerabile la rinuncia al governo della città e la cessione indiscriminata di pezzi di città a chi intende solo speculare e approfittare dei beni comuni per interessi privati

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