LOUIS VUITTON CUP

Orient Express Racing Team lascia dopo il Round Robin: "Stiamo costruendo una piattaforma per il futuro"

Il team francese ha concluso la propria corsa all'America's Cup dopo la prima fase, raccogliendo esperienza in vista delle prossime campagne velistiche

di Marco Cangelli

La corsa di Orient Express Racing Team si è fermata dopo poche settimane, ma il giudizio sul Round Robin della Louis Vuitton Cup è piuttosto positiva per il team transalpino. Conclusa in ultima posizione con soltanto una vittoria su Alinghi Red Bull Racing, l'equipaggio francese ha pagato un po' di inesperienza dovendo far i conti con una serie di problemi tecnici che hanno rallentato l'imbarcazione. 

"Il nostro punto di partenza era garantire che il team francese fosse competitivo. Oltre al budget che dovevamo mettere insieme, abbiamo avviato molto rapidamente delle trattative con il Defender, Emirates Team New Zealand, con cui abbiamo avuto un ottimo rapporto sin dalla prima campagna K-Challenge nel 2003 - ha raccontato Stephan Kandler, team boss di Orient Express -. La partnership tecnologica ha incluso un pacchetto di progettazione di ultima generazione da cui partire e che ha consentito di costruire il nostro AC75 'Made in France'. Questa partnership ci ha permesso di competere ad armi pari con gli altri sfidanti. Questo è un grande precedente nella storia di una sfida francese". 

La possibilità di usufruire di un progetto proveniente dalla Nuova Zelanda ha consentito di partecipare e comprendere cosa significhi affrontare una prova di America's Cup. Un passo fondamentale per poter essere competitivi in futuro: "Avevamo bisogno di altre settimane, per imparare meglio la barca e in tutti i reparti, ma penso che possiamo essere orgogliosi di ciò che abbiamo fatto. Siamo partiti da zero; abbiamo recuperato ma non abbastanza. È davvero deludente, ma allo stesso tempo sono molto orgoglioso del team e del grande impegno che abbiamo messo tutti. Stiamo costruendo una piattaforma per il futuro. Sappiamo di avere una tecnologia fantastica su cui lavorare per le campagne future, se come previsto, la barca continuerà ad andare nell'America's Cup. Siamo un team sponsorizzato. Non abbiamo grandi sostenitori privati, quindi è importante che i nostri sponsor sappiano dove andrà la Coppa. Sono stati felici di venire a Barcellona per supportare un team giovane. Sanno che siamo un buon team con un sacco di potenziale, ma dobbiamo aspettare il vincitore per decidere quando e dove - ha sottolineato Kendler -. Siamo ancora lì per l'America's Cup giovanile e femminile, dove vogliamo dimostrare che la Francia ha una forte capacità di competere in quegli eventi".