udienza al tas

Lo Sporting Lisbona ci riprova e chiede 30 milioni all'Inter per il caso Joao Mario

Lo Sporting crede che l'Inter non abbia rispettato una clausola inserita ai tempi della cessione in nerazzurro. Udienza il 9 dicembre

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Joao Mario non è più un calciatore dell'Inter da ormai cinque anni eppure il suo nome rimbalza ancora nei corridoi nerazzurri per una vicenda che risale al 2021. Tre anni fa i nerazzurri risolsero il contratto col centrocampista portoghese che, a stretto giro di posta, si accasò al Benfica, dove ancora gioca oggi. Lo Sporting Lisbona, società dalla quale l'Inter aveva prelevato il giocatore nel 2016, ha sempre sostenuto che quella manovra fu effettuata per aggirare una particolare clausola inserita nel contratto di otto anni fa e cioè che i nerazzurri non avrebbero potuto cedere Joao Mario ad altre squadre portoghesi, a meno di pagare un indennizzo di 30 milioni di euro.

Per questo motivo sono tre anni che lo Sporting lotta con la giustizia sportiva internazionale per vedersi riconosciuto un indennizzo di 30 milioni di euro, ed è su questa vertenza che - scrive il quotidiano portoghese Record - si esprimerà il Tribunale Arbitrale dello Sport il prossimo 9 dicembre. I lusitani si erano rivolti al TAS dopo che, il 10 luglio 2023, la Fifa aveva rigettato integralmente il loro primo ricorso.

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