PANCHINA CERCASI

Sarri: "Spero di tornare ad allenare prima di gennaio, il mio sogno è... il Boca"

L'allenatore toscano allo scoperto: "Mi è cresciuta la voglia di tornare in campo. Il Napoli? Ammiro Conte, sa far spendere"

© Getty Images

Maurizio Sarri ha lasciato la Lazio a stagione in corso e dopo troppi mesi di "vacanza", ora è alla ricerca di una panchina. Sperando che il suo momento arrivi presto. "Con l'inizio della nuova stagione, mi è cresciuta forte la voglia di esserci dentro, di tornare in campo. Spero prima di gennaio. Dipenderà dalle situazioni, dalle offerte che riceverò, dalle motivazioni. Dalla telefonata che mi trasmetterà più adrenalina", ha detto alla Gazzetta.

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Un sogno, però, Sarri ce l'ha e non lo nasconde. "Non mi vedo all'ultimo ballo. Ho ancora voglia di allenare e penso di essere nelle condizioni di poter dare qualcosa. È vero che in questo momento vanno di moda i giovani, ma lo scorso anno le tre coppe europee sono state vinte da tecnici della mia età: Ancelotti in Champions, Gasperini in Europa League e Mendilibar in Conference. Idem De la Fuente, c.t. della Spagna campione d'Europa. Il Boca Juniors sarebbe un sogno finale, folle, non so se realizzabile. Qualche partita alla Bombonera sarebbe una esperienza unica", ha svelato alla Gazzetta.

Spazio a due sue ex squadra. Partendo dal grande amore Napoli. "Sono ammirato da Conte. Antonio, oltre ad essere un grandissimo allenatore, ha questa capacità di far investire i suoi club. Il Napoli ha costruito una squadra forte e Antonio realizzerà un ciclo importante. Non so se vincerà subito, ma la storia di Conte è quella. Aurelio è impulsivo caratterialmente, ma sotto la sua gestione il Napoli è cresciuto e gli sarò sempre grato per avermi fatto allenare la squadra del cuore. I suoi silenzi sorprendono, ma spero sia l’inizio di qualcosa di positivo", le sue parole.

Poi c'è la Juventus, che sta provando una rivoluzione come quando lo chiamò dal Chelsea.: "Sono due film diversi. Quando sono arrivato io alla Juventus non c'erano i presupposti per una rivoluzione culturale. Ora invece ci sono. Siamo all'inizio, ma Motta ha la volontà di fare qualcosa di diverso".

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