La prova del nuovo cambio robotizzato di Yamaha
Esordio assoluto sulla MT-09 per l'innovativo sistema Y-AMT
Portare la guida sportiva a un livello superiore, nasce con questo obiettivo Yamaha Y-AMT (Yamaha Automated Manual Transmission). Più di 300 km di percorso, ricco di curve e saliscendi, immerso in un panorama mozzafiato, quello dei Pirenei, versante spagnolo. La casa del Diapason ha scelto di far esordire questa nuova e rivoluzionaria tecnologia sulla MT-09, la Naked di media cilindrata. È inutile negarlo, la notte prima del Test Drive è stata diversa da tutte le altre. Curiosità e adrenalina, certo non il massimo per prendere sonno, ma d'altronde questo è uno di quei casi in cui sai che stai per provare qualcosa di nuovo che probabilmente segnerà un cambiamento. Sole e aria frizzante, il "buongiorno" preferito del motociclista, ma questa volta non si può di dire "pronti, partenza e via!" Niente leva della frizione e pedivella del cambio: la MT-09 Y-AMT si presenta con due pulsanti sul manubrio sinistro, uno con il simbolo "+" per le marce superiori e uno con il simbolo "-" per quelle inferiori.
La cambiata può avvenire con il solo utilizzo dell'indice oppure con l’ausilio del pollice per scalare di marcia. Sulla destra del manubrio c'è la levetta che permette di scegliere la modalità di guida: AT (automatico), MT (manuale).
YAMAHA MT-09 Y-AMT, IL CAMBIO ROBOTIZZATO DELLA CASA DEL DIAPASON
I primi km servono a prendere confidenza con questa situazione nuova, pensavo di sentire la mancanza del classico processo di cambiata, invece no. Ci avevano detto che ci saremmo concentrati solo sulla strada e così è stato. All'orizzonte la prima salita e i relativi tornanti, chiudo il gas e clicco il tasto Mode che in modalità automatica ti permette di cambiare la mappa da D a D+ quella più sportiva. Sarò sincero molti colleghi fin da subito decidono di mettere alla frusta la MT-09 Y-AMT, io no. Sarà ancora il fresco ricordo dell'estate, ma ho voluto immedesimarmi nel motociclista che decide di spendere un giorno di ferie per godersi curve e panorama. L'azionamento della frizione è estremamente progressivo, tutto è molto naturale. Velocità e precisione in ogni cambio, il quickshifter lavora alla grande, anche in curva il sistema scala ma la serenità resta.
300km o poco più sono tanti e comunque da fare, quindi anch'io dopo un po' ripenso all'obiettivo di Yamaha: portare la guida sportiva a un livello superiore e così sia. Dopo aver affrontato un pezzo del tragitto in manuale, è sempre bello e divertente poter tornare a decidere che marcia utilizzare, mi convinco che la scelta migliore per la giornata sia quella di viaggiare in D+ però con una piccola aggiunta di "fai da te", tradotto: in modalità automatica è comunque possibile intervenire manualmente per salire o scendere di marcia cliccando i tasti "+" o "-". La cosa veramente interessante è che la trasmissione resta in modalità automatica così come la concentrazione sulla strada. Frizione e cambio automatici vengono azionati da un motore elettrico, il peso di tutto il sistema è di soli 2,8 kg; il prezzo della MT-09 Y-AMT è di 500 € in più rispetto alla manuale.
Come tutte le cose belle anche il mio viaggio è giunto alla fine, sotto il casco un sorriso a trentadue denti. Resta un po' il rammarico per il fatto che sia già finita, non che più di 300 km in moto siano pochi, però con questo sistema di cambio robotizzato si sentono meno e questo è un altro valore aggiunto per chi ama viaggiare in moto.