TRA CAMPIONATO E COPPE

Dall'Italia all'Europa: comincia la settimana calda delle grandi di A

 Inter, Milan, Juve, Atalanta e Bologna in rampa di lancio verso la nuova Champions. Tra un "mondo da scoprire" e qualche vecchia abitudine

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Con tutto il lavoro che si è fatto in estate per allargare le rose inserendo i famosi doppioni ruolo per ruolo, forse sarebbe logico pensare che sia già tempo di turnover. Già, perché tra sabato e giovedì, in bilico tra campionato e coppe, comincia ufficialmente la lunga, estenuante, complicata stagione delle big del nostro campionato. Dall'Inter campione d'Italia fino ad Atalanta e Bologna, passando per Milan e Juventus, tutte sospese tra la necessità di non perdere punti "sotto casa" e la voglia di accomodarsi sul tappeto rosso della nuova Champions con il vestito migliore.  

Il calendario, ingolfato al solito dalle nazionali - tra Nations League e qualificazioni Mondiali sudamericane -, non aiuta certamente gli allenatori ma, tecnicamente, tutte dovrebbero essere ben attrezzate per la doppia competizione. Quale che sia lo stato di forma. E allora è opportuno partire da Juve e Milan, non solo perché apriranno il sabato di Serie A (alle 18 i bianconeri saranno impegnati a  Empoli, alle 20.45 i rossoneri ospiteranno il Venezia), ma anche perché tra le nostre grandi saranno le prime a tuffarsi nella rinnovata Champions. Impegni molto differenti e clima, inteso come stato di forma, decisamente opposti. La doppia sfida della banda di Thiago Motta, partito con il piede giusto in campionato, ha sulla carta difficoltà relativa. A Empoli la Juve va per vincere e confermare la vetta in classifica rispedendo all'Inter il ruolo provvisorio (i nerazzurri giocano domenica alle 20.45 a Monza, ndr) di inseguitrice. In Olanda, contro il Psv, bisognerà già mettere punti importanti in cascina per tenersi a galla in una classifica europea piena zeppa di insidie. 

Per il Milan la questione è obiettivamente più complessa. La gara interna contro il Venezia, dopo l'avvio di campionato disastroso, non ammette altro risultato che la vittoria. La prima europea contro il Liverpool al Meazza è già una di quelle partite che può rilanciarti o farti a pezzi. Servirebbe a Fonseca più che per la classifica, per il morale, anche perché dopo i Reds sarà già tempo di derby contro l'Inter. E il rischio di infilare due figuracce non è propriamente basso. Il Milan è ancora alla ricerca di gioco ed equilibrio. Il Venezia dirà se la pausa ha permesso ai rossoneri di fare qualche passo in avanti.

Il mercoledì di Champions ci riserverà poi il debutto del Bologna in casa contro lo Shakhtar e la rivincita tra Manchester City e Inter dopo la finale persa dai nerazzurri due anni fa. Anche in questo caso ci sarà da farsi un paio di conti in tasca, misurare le capacità dei rossoblù di viaggiare a determinate altezze e capire quanto Inzaghi abbia migliorato i nerazzurri negli ultimi due anni. Mai come quest'anno i nostri campioni d'Italia partono con l'ambizione, solida, di potersela giocare per vincere. Sulla carta hanno forse davanti Real e City, ma appena sotto infoltiscono un gruppo importante di squadre che puntano a buon diritto all'obiettivo grosso. A Monza, in una partita delicata, Inzaghi farà sicuramente rifiatare qualcuno. Perché mercoledì si farà tremendamente sul serio. 

A chiudere la tre giorni europea, dopo il passaggio in campionato contro la Fiorentina, sarà l'Atalanta. La partita contro l'Arsenal, per diversi motivi, è tra le più affascinanti della giornata. E anche tra le più equilibrate, con i bergamaschi che hanno imparato a farsi conoscere in Europa e da campioni di Europa League non possono che giocare per stappare i gironi e presentarsi alle sfide a eliminazione diretta. Come per tutte le altre, mettere punti in cascina sarà fondamentale. Tenendo sempre presente che sarà un anno durissimo e intenso, mai visto quindi estremamente complicato. Sotto a chi tocca. 

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