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Paralimpiadi, a Parigi 2024 Toyota al fianco degli atleti e non solo

 Ai Giochi la casa giapponese ha messo a disposizione il meglio della sua tecnologia per garantire una mobilità sostenibile con grande attenzione al futuro e all'inclusività

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Dopo lo show delle Olimpiadi, è toccato alle Paralimpiadi illuminare Parigi con una luce più calda e intensa. Una luce capace di accendere i riflettori sull'inclusività e andare oltre i risultati sportivi. Con la maglia azzurra addosso, all'ombra della Torre Eiffel gli atleti paralimpici italiani hanno lottato in ogni disciplina e vinto tanto. 

A Parigi il primo trionfo alle Paralimpiadi l'ha conquistato Carlotta Gilli nei 100 farfalla, l'ultimo Martina Caironi nei 100 metri piani. In mezzo la squadra azzurra ha vinto altri 22 ori, 15 argenti e 32 bronzi. Un totale di 71 medaglie in cui il nuoto l'ha fatta da grande protagonista con ben sedici podi e uno Stefano Raimondi dominatore assoluto della rassegna. Risultati che hanno confermato la qualità degli atleti azzurri e la potenza delle loro storie. Storie di sacrificio e tenacia, di forza e di voglia di andare oltre i propri limiti. Come quella di Bebe Vio, capace di portare a casa la terza medaglia individuale in tre partecipazioni paralimpiche dopo gli ori di Rio e Tokyo. Oppure come quella di Manuel Bortuzzo, straordinario bronzo nei 100 metri rana a cinque anni dal quel tragico proiettile che gli ha cambiato la vita e spezzato i suoi sogni olimpici. Un bronzo che vale oro. Ma questi sono solo una piccola parte della squadra azzurra che ha reso uniche queste Paralimpiadi. Al netto dei risultati e delle medaglie, infatti, tutti hanno vinto la loro "battaglia" e contribuito a rendere Parigi un luogo speciale. Perché le Olimpiadi e le Paralimpiadi, come ha ricordato il presidente del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach, "sono tutto ciò che è sport, ma sono anche molto più di solo sport". Sono anche una finestra sull'inclusività e su un futuro diverso e migliore.

Una finestra capace di attirare l'attenzione non solo sulle competizioni, ma anche su tutti quegli aspetti e quei meccanismi necessari per renderle possibili. A partire dalle soluzioni di mobilità studiate appositamente per l'evento. Tema molto caro a Toyota, che dopo Tokyo 2020, anche a Parigi si è occupata di far muovere i Giochi Olimpici e Paralimpici con la sua "Mobility for All". Un mix di idee, tecnologia e soluzioni di mobilità avanzata e sostenibile per atleti, funzionari, volontari, media accreditati e spettatori sviluppato con un'attenzione particolare all'inclusività, alla sostenibilità e all'accessibilità per tutti. 

Proprio attraverso i valori dello sport, del resto, alle Paralimpiadi Toyota ha lavorato per promuovere una società inclusiva, senza barriere e discriminazioni, in cui ognuno possa affrontare le proprie sfide al meglio e superarle. Impegno testimoniato a Parigi grazie anche al supporto di 300 atleti provenienti da tutto il mondo sotto l'egida del "Global Team Toyota Athletes". Gruppo che in azzurro ha portato alla creazione del "Toyota Team Italia" di cui fanno parte Bebe Vio, Ambra Sabatini, Daniele Garozzo e Gaia Sabbatini. Campioni dello sport uniti dalla stessa voglia di Toyota di migliorarsi continuamente e superare le sfide più ambiziose. 

Una flotta verso la carbon neutrality - Sfide come quella accettata e vinta da Toyota a Parigi 2024 sul piano della mobilità. Impegnata in una roadmap per raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio a livello globale e in Europa entro il 2040, durante le Olimpiadi e le Paralimpiadi la casa giapponese ha messo a disposizione tutte le proprie tecnologie più avanzate per la mobilità sostenibile: dal Full Hybrid e Plug-in Hybrid alle soluzioni Full Electric e Fuel Cell alimentate a idrogeno. Una flotta di veicoli capace di tracciare un solco sulla via da seguire per andare oltre l'obiettivo delle emissioni zero e ribadire la fattibilità concreta della vision "Let's Go Beyond". 

"Mobility for All" a emissioni zero - Una visione che Toyota a Parigi 2024 ha tradotto concretamente mettendo a disposizione oltre 2.650 veicoli elettrificati, compresi quelli per la mobilità personale (tra C+walkS con seduta e C+walkT in piedi), e-puller specifici per persone in sedia a rotelle e APM (Accessible People Mover) elettrici a zero emissioni utilizzati come navette principali nel Villaggio Olimpico e Paralimpico. Circa il 60% di questi mezzi era a emissioni zero, compresi i veicoli elettrici a batteria Toyota bZ4X, Proace e Proace Verso e Lexus RZ, e i veicoli elettrici a celle a combustibile (FCEV) Toyota Mirai. Inoltre, Toyota ha portato a Parigi anche un migliaio di veicoli ibridi (RAV4, Toyota Corolla TS, Yaris Cross e Highlander) attivando il suo servizio di mobilità KINTO – che offre una vasta gamma di soluzioni sostenibili e digitali – per facilitare gli spostamenti in città. Ma non è tutto qui. Per consentire gli spostamenti al gruppo olimpico e paralimpico, agli organizzatori e ai volontari di Parigi 2024, per tutta la rassegna sono stati messi a disposizione 500 Mirai FCEV alimentate a idrogeno. Modelli che dopo i Giochi si si uniranno all'attuale flotta di taxi a idrogeno di Parigi. 

Sguardo al futuro nel segno dell'idrogeno - Le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Parigi 2024 per Toyota hanno rappresentato una grande sfida, ma anche una grande occasione per volgere lo sguardo al futuro. Al centro del concetto di mobilità per i Giochi c'è stata infatti la visione della casa giapponese di costruire un ecosistema sostenibile dell'idrogeno. Oltre alle 500 Toyota Mirai FCEV, nella capitale francese il marchio giapponese ha portato anche applicazioni specifiche che vanno oltre la tradizionale offerta automobilistica: dagli autobus ai camion, dalle barche ai carrelli elevatori. Soluzioni volte a dimostrare il potenziale della società alimentata a idrogeno. Una società sostenibile e a basse emissioni di carbonio.

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