La storia risale a cinque anni e mezzo fa. Precisamente al 24 aprile 2019. L'ex capitano del Celta Vigo Hugo Mallo, terzino oggi in Grecia all'Aris Salonicco, prima e durante la presentazione della squadre, ha palpeggiato una delle due mascotte dell'Espanyol. Nelle scorse ore è arrivata la sentenza: 20 mesi di carcere e un indennizzo di circa mille euro per la vittima, per averla toccata "con l'intenzione di soddisfare il suo animo libidinoso e di disprezzare l'integrità sessuale della ragazza, afferrandole il petto senza il suo consenso", come riporta il testo della sentenza. Per incastrare Mallo è stato decisivo un video che ha smentito la sua versione iniziale.
Carme Coma, la donna che quel giorno del 2019 lavorava come mascotte dell'Espanyol, ha commentato così la sentenza: "Sono cinque anni che mi porto dentro la pressione, la vergogna e la paura. Ora mi sento liberata, mi sento soddisfatta, è venuta a galla la verità. Sento che è stata fatta giustizia. Io avevo molto chiaro in mente che dovevo denunciarlo e l'ho fatto già il giorno dopo. Provavo ira, rabbia. Toccare il petto può sembrare una cosa goliardica, uno scherzo che deve essere lasciato impunito, però mi sono detta che non poteva finire così".