Passo... con il rosso! Parte da lontano la rincorsa di Rémi Bonnet al terzo titolo consecutivo di Golden Trail World Series. Il circuito internazionale di trailrunning "targato" Salomon (del cui team il rosso fuoriclasse elvetico è una delle stelle di prima grandezza) affronta nel cuore del mese di settembre negli USA le due tappe decisive (e conclusive) della sua regular season, in vista della Grand Final di metà ottobre in Svizzera (proprio a casa dello stesso Bonnet). Rémi è attualmente diciassettesimo (324 punti) di una classifica generale attualmente guidata a pari merito (576 punti) dalla coppia "Africa Power" formata dal keniano Patrick Kipngeno (Run2gether)e dal marocchino Elhousine Elazzaoui (NNormal) davanti all'altro toprunner rossocrociato Roberto Delorenzi (a cento punti tondi tondi) e al suo compagno di squadra nel Team Brooks, il nostro Daniel Pattis (465). Svizzera al comando nel ranking donne con Maude Mathys (Team ASICS, 593 punti) davanti all'emergente spagnola Malen Osa (Team Salomon, 500) e alla keniana Joyce Njeru del team italiano di Atletica Saluzzo (493 punti). Tornando a Bonnet, il ventinovenne trailrunner elvetico originario di Charmey (Canton Friburgo) punta alla doppietta USA per risalire la classifica generale fino al suo vertice e - sullo slancio - puntare a mettere sotto chiave la terza corona GTWS consecutiva in patria. Questo almeno il piano che Bonnet (da sempre al top nella trasferta USA di fine estate) ci ha illustrato nel corso dell'intervista che abbiamo realizzato con lui nell'imminenza di Headlands 27K, prima tappa della doubleheader californiana che culminerà poi a sette giorni di distanza nel bis di Mammoth Mountain 26K.
SPORTMEDIASET: Rémi, fin qui la tua regular season ha avuto un andamento un po’ altalenante a livello di risultati. Condividi questa impressione?
BONNET: Sono soddisfatto della mia performance alla Marathon du Mont-Blanc. Ero in forma, ma Elazzaoui lo era più di me. Però sì, Sierre-Zinal non è andata come previsto, anzi è stata una grande delusione, ma ho voltato subito pagina. Poi ho avuto un po' di sfortuna all'OCC di UTMB. Ma è così che va: non si può sempre vincere. Faccio sempre un po’ di fatica a ingranare ma, se guardi alle ultime due stagioni, è nella doppia trasferta negli USA che sono riuscito a ribaltare la situazione a mio vantaggio.
SPORTMEDIASET: Hai detto di aver rapidamente superato la delusione di Sierre-Zinal, ma come spieghi quel risultato?
BONNET: Mi sono allenato bene, ero in forma e mi sentivo calmo, per niente stressato. Solo che ho avuto problemi di stomaco nel finale che mi hanno rallentato parecchio. Io e il mio allenatore abbiamo poi approfondito la questione e ci siamo resi conto che questi problemi sono ricorrenti quando fa molto caldo. Il mio stomaco va in difficoltà e non riesco a gestirlo, mentre non ho mai questi problemi quando il clima è freddo. Ho fatto alcune sessioni di allenamento con il caldo per cercare di migliorare, ma non è abbastanza. È stata fin qui una stagione un po' complicata, con molti piccoli problemi, e le cose non possono sempre andare lisce. L’esperienza dice che ci sono stati anni nei quali non ho ottenuto alcun risultato, e poi l'anno successivo ho vinto tutto. So di cosa sono capace, devo solo accettarlo. Quando sai di aver già vinto due volte il circuito GTWS, dici a te stesso che non è un grosso problema. Penso però che le cose cambieranno e - sotto questo punto di vista - vincere la Golden Trail Series per tre volte di fila ne sarebbe la miglior dimostrazione sul campo!
SPORTMEDIASET: Anche se ti sei assicurato un bel secondo posto alla fine di giugno a Chamonix, la tua performance al di sotto delle aspettative alla Sierre-Zinal ha rallentato la tua progressione nella classifica generale. Poi, per uno scherzo del destino, la Tatra Skymarathon in Polonia è stata cancellata, le regole della Golden Trail Series sono cambiate e ora solo tre gare di regular season contano per la classifica generale e la qualificazioni alle finali di metà ottobre nella tua Svizzera. Come ti sei sentito in quel momento?
BONNET: Come ho detto, le cose spesso cambiano per me al culmine della stagione, di solito negli Stati Uniti. Quindi, sapevo che tutto poteva ancora cambiare e che nulla era ancora deciso. Con quattro gare a disposizione, avevo ancora tempo per risalire la classifica generale, ma il fatto che il risultato di Zinal possa essere eliminato mi motiva ancora di più a fare due grandi gare qui negli Stati Uniti.
SPORTMEDIASET: Sembra che quest'anno la concorrenza sia così serrata che non si ha più lo stesso margine di errore degli anni precedenti… Sei d’accordo?
BONNET: È vero, il livello è davvero alto quest'anno. Elazzaoui ad esempio, è ormai un serio candidato alla vittoria finale. È super motivato, ha sempre detto che il suo sogno è vincere le Golden Trail Series e penso che quest'anno abbia quello che serve. Bisognerà vedere come correrà qui negli USA, anche se penso che tutto si deciderà nella finale di Ascona/Locarno. Anche per me, anche con due gare perfette qui, se non corro bene la finale, non vincerò il circuito. La classifica generale è molto corta, chiunque riesca a correre una grande finale farà la differenza.
SPORTMEDIASET: Come ti senti nell’imminenza della prima delle due gare americane?
BONNET: Mi sento bene. L'avvicinamento è andato bene e ora voglio solo dare il massimo. Non sono sicuro di come si sentano gli altri, ma vedremo domenica. Ho stabilito un nuovo record per l'ascesa della vetta più alta intorno a San Francisco di cui avevo sentito parlare. Era detenuto in 30 minuti e 38 secondi da Jim Walmsley (vincitore di UTMB 2023, ndr), io l’ho portato a 28 minuti e 58 secondi. Volevo farlo almeno una volta e so che fare uno sforzo intenso come quello pochi giorni prima di una gara di solito funziona bene per me!
SPORTMEDIASET: Quindi, in conclusione, il tuo obiettivo è ancora quello di vincere la Golden Trail Series?
BONNET: Sì, decisamente! Ho già un secondo posto al Monte Bianco e se faccio due belle gare in California, tutto è ancora possibile. Voglio davvero vincere la serie per tre volte di fila, spero di arrivare in finale da leader.