Armand Mondo Duplantis, l'extraterrestre dell'atletica mondiale, vince senza alcun problema con la misura di 6,11 il salto con l'asta della finale di Diamond League in corso di svolgimento a Bruxelles in Belgio, conquistando il suo quarto Trofeo dei Diamanti dopo i due successi di Zurigo 2021/2022 rispettivamente con 6.06m e 6.07m, e di Eugene 2023 con 6.23 di uno dei tanti record del mondo, in una gara dove si accontenta di realizzare il nuovo primato del classico meeting Van Damme, mentre al secondo posto si piazza il greco Emmanouil Karalis con 5,82.
Per il fenomeno svedese, che aveva dichiarato alla vigilia la sua intenzione di provare a realizzare il quarto primato del mondo in stagione dopo 6.24m a Xiamen, 6.25m in occasione della vittoria alle Olimpiadi di Parigi e 6.26m al meeting di Chorzow, la serata troppo fredda con la temperatura vicina ai 10 gradi ha consigliato una certa prudenza, se così si può dire per un fenomeno che ha fatto solo tre salti superando al primo tentativo 5,62, 5,92 e poi i 6,11 finali.
LE DICHIARAZIONI DI DUPLANTIS
"Sentivo le gambe stanche in quanto sono state due settimane pazzesche. Ho corso la gara di 100 metri contro Warholm il giorno prima della competizione dell'asta a Zurigo. Questa gara ha richiesto al mio corpo uno sforzo maggiore di quanto mi aspettassi e comunque saltare 6.11 è un buon risultato, anche perché non era la serata ideale per il record del mondo e non è nemmeno facile migliorarsi ogni volta. Tutte le condizioni devono essere perfette. Ho avuto ottimi salti stasera e sono davvero felice di questo. Ora è arrivato il momento per festeggiare questa bella stagione per cui berrò sicuramente della buona birra belga".
Il giamaicano Ackeem Blake conferma la sua eccellente condizione di questo finale di stagione e vince nettamente i 100 metri maschili con un ottimo 9.93, lasciandosi alle spalle i due statunitensi Christian Coleman secondo con 10"00 e Fred Kerley terzo con 10"01, mentre nella prova veloce al femminile la velocista di Santa Lucia, Julien Alfred, suggella la sua sensazionale stagione che l'ha vista trionfare alle Olimpiadi di Parigi, ma anche sui 60 dei mondiali indoor, con un altro successo in 10"88 mentre la statunitense Sha’Carri Richardson appare spenta ed è solo ottava in 11"23.
Nei 400 femminili tutto facile per l’olimpionica dominicana Marileidy Paulino vittoriosa in 49"45, al maschile successo del britannico Charles Dobson con 44"49 a precedere il grenadino Kirani James secondo in 44"63, mentre negli 800 donne la keniana Mary Moraa si stacca solo sul rettilineo finale vincendo in 1'56"56 davanti alla britannica Georgia Bell seconda in 1'57"50.
Nelle prove del mezzofondo maschile Il norvegese Jakob Ingebrigtsen vince in 3'30"37 i 1500 metri maschili davanti al keniano Timothy Cheruiyot secondo in 3'30"93, con lo statunitense campione olimpico Cole Hocker terzo in 3'30"94, nei 5000 l'etiope Berihu Aregawi supera con 12'43"66 i connazionali Hagos Gebrhiwet (12'44"25) e Telahun Bekele (12'45"63), mentre nei 3000 siepi il marocchino Soufiane El Bakkali con 8'08"60 si fa sorprendere dal keniano Amos Serem vittorioso in 8'06"90.
La primatista del mondo oltre che campionessa olimpica del salto in alto donne, l’ucraina Yaroslava Mahuchikh, vince pure il Trofeo del Diamante alla quota di 1,97 superata anche dall'australiana Nicola Olyslagers, ma alla prima prova, mentre sempre al femminile nel disco successo per la statunitense Valarie Allman con 6847, alla quarta vittoria di Diamond League come Duplantis. Al maschile sfiora invece i settanta metri l’australiano Matthew Denny, autore del miglior lancio della carriera con 69,96, un metro abbondante sul lituano primatista del mondo Mykolas Alekna secondo con 68.86, e infine nel peso donne vittoria della canadese Sarah Mitton con 20,25.