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Atalanta, Gasperini torna a casa: "Percassi è nella storia. Lo stadio nuovo è un regalo per i tifosi nerazzurri"

 Il tecnico della Dea sfida la Fiorentina al Gewiss: "Sarà una sfida equilibrata e difficile. Zaniolo? È rientrato bene"

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Centododici giorni dopo l'Atalanta di Gasperini tornerà a giocare una partita davanti al proprio pubblico. Per i nerazzurri, citando lo stesso tecnico, inizia il vero campionato dopo la sosta e lo farà in un impianto completamente rinnovato: "È importante tornare a giocare nel nostro stadio, sarà una festa in una struttura fantastica. Percassi rimarrà l'uomo più importante dell'Atalanta, sta regalando qualcosa di importante. Un gesto d'amore fatto per regalare uno stadio ai tifosi con tutta Bergamo che avrà un fiore all'occhiello".

Oltre all'impianto però c'è il campo che come sempre avrà l'ultima parola. Di fronte c'è la Fiorentina di Palladino: "Con il Monza ha fatto bene, arriva da due stagioni importanti. Sarà una partita difficile ed equilibrata - ha commentato Gasperini, che di fronte si ritroverà anche Gosens -. Sono contento per lui, avrebbe potuto anche tornare da noi poi si è accasato a Firenze. Voleva tornare in Italia e ha scelto un ambiente che ha voglia di crescere e una società che ha fatto un mercato importante con Kean, Colpani e Gudmundsson".

L'Atalanta ha ritrovato i tanti nazionali: "Abbiamo avuto pochi giocatori per 10-15 giorni, qualcuno si è allenato poco con noi come Koussounou. Ora che il mercato è finito cercheremo di amalgamarci". Nel gruppo c'è anche Zaniolo, bollato come scommessa persa prima della sosta: "Siamo diverse settimane in ritardo, ma è rientrato molto bene e anche per lui è un po' un inizio con noi. Ora ricominceremo a lavorare partendo dalle speranze che avevamo alimentato dal suo arrivo".

Infine Gasperini è tra i nominati come allenatore migliore d'Europa nella cerimonia del Pallone d'Oro: "Per me è qualcosa di straordinario, un riconoscimento a livello mondiale. Lo prendo anche come qualcosa per la mia carriera, per quello che ho fatto in questi anni e non solo perché ho vinto l'Europa League".

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