L'ANALISI

La Juve va al ritmo di Max: Vlahovic zoppica, male i nuovi. Regge la difesa 

 Nico Gonzalez e Koopmeiners ancora indietro: col Psv servirà alzare i giri del motore

di
@Getty Images

Poche vere occasioni e un palleggio eccessivamente lento: nel pomeriggio di Empoli è sembrato di rivedere la Juventus targata Allegri. Un piccolo segnale di allarme dopo un ottimo inizio di stagione. C'è ancora da lavorare per integrare i nuovi, apparsi indietro di condizione: da Nico Gonzalez solo arrivati solo pochi sprazzi, Koopmeiners ha fatto meglio nella ripresa senza però brillare. E anche Douglas Luiz non ha dato l'impatto tanto atteso al fianco di Locatelli. Serve tempo, ma la pazienza non fa rima con Juventus. E dopo due pareggi di fila per 0-0, c'è già chi comincia a mugugnare. L'unica vera nota positiva resta la compattezza difensiva: quattro partite disputate e zero gol subiti. In Serie A si tratta di un dato tutt'altro che irrilevante. 

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Motta, che non ha mai nascosto la voglia di dominare il gioco, è contento a metà: i bianconeri hanno tenuto il possesso palla (66% vs 34%) ma le occasioni davvero pericolose possono contarsi sulle dita di una mano. E quelle poche degne di nota sono state sprecate da un insufficiente Vlahovic. Dusan parte bene ma poi si ammoscia: non colpisce sul bell'assist di Nico Gonzalez, successivamente si innervosisce ed esce dal match. Passano gli anni ma il difetto resta: basteranno le carezze di Motta per tenere alto il morale?

Il pareggio con l'Empoli ha evidenziato due limiti del mercato bianconero: la mancanza di un vice-Vlahovic da inserire a gara in corso (Milik è realmente nel progetto?) e l'assenza di un calciatore dall'assoluta personalità sul fronte offensivo. Uno di quelli che ti risolve il match con una giocata inventata dal nulla. Martedì arriva il Psv a Torino: contro gli olandesi, in Champions League la Vecchia Signora dovrà alzare decisamente i ritmi del motore.

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