"Al via ho cercato di prendere il comando, poi una volta uscito dal DRS non avevo il passo. Dopo il pit stop mi sono avvicinato: avevo più grip ma dovevo passare subito Leclerc. È stato un sorpasso un po' rischioso ma sono riuscito a chiuderlo. Se Charles fosse riuscito a ripassarmi, mi sarebbe andato via e avrebbe vinto con margine. Poi nel finale mi sono portato fuori dal DRS di Leclerc ma non ho potuto tirare il fiato fino alla bandiera a scacchi. È stata una delle gare migliori di tutta la mia carriera. Siamo in testa al Mondiale Costruttori, è un premio al grande lavoro della McLaren, mi hanno aiutato moltissimo nella mia crescita, sono molto entusiasta per il mio futuro". Dopo quella nel GP d'Ungheria, la prima della sua carriera, Oscar Piastri mette a segno la sua seconda affermazione nel Mondiale ma festeggia con moderazione, riconoscendo anche i meriti di Leclerc.
Sollievo e poi sorrisi per George Russell, il primo a trovarsi davanti i rottami della Red Bull di Perez e della Ferrari di Sainz:
"Prima di tutto sono sollevato che Sainz e Perz non si siano fatti male. Quando sono arrivato nel punto dell'incidente mi sono trovato la pista quasi sbarrata da pezzi di carbonio sparsi sull'asfalto. Noi non eravamo veloci all'inizio, poi è andata meglio con la hard e nel finale abbiamo appunto avuto fortuna. È un Mondiale molto incerto, con tante opportunità da cogliere, ma non voglio farmi trascinare dall'entusiasmo per questo podio. Ripeto, siamo stati fortunati: oggi la nostra posizione era la quinta..."
Molto sintetica e molto chiara la spiegazione - da parte di Sergio Perez - del suo incidente con Sainz:
"Non mi aspettavo che Sainz si spostasse così presto verso la sinistra e a quel punto, essendoci velocità diverse tra le due macchine, il contatto è stato invitabile".