Guardiola: "Ho rivisto la finale, l'Inter è ancora più forte. Può vincere la Champions"
Il tecnico spagnolo: "I nerazzurri hanno tante coppe in bacheca, noi solo una. Lautaro Martinez è sensazionale"
Quindici mesi dopo la finale di Istanbul, Manchester City e Inter tornano a sfidarsi nella prima giornata della nuova Champions League. "Ve lo avevo detto ai tempi quanto fossero forti i nerazzurri, adesso mi credete - ha esordito Pep Guardiola nella consueta conferenza della vigilia -. Ho rivisto la finale per la prima volta: è stata molto combattuta. Ricordo che è stato un match tiratissimo con loro che hanno avuto due occasioni chiarissime. Noi solo una con Foden dopo il gol di Rodri. Potevamo vincere noi come loro. Ora non sarà una finale, ma adesso l'Inter è ancora più forte. In Italia nella scorsa stagione è stata davvero eccezionale". Poi una battuta anche per il collega Inzaghi: "Simone è un ottimo allenatore".
Sul nuovo format della Champions Guardiola fa il filosofo "È come la Premier, vinciamo le partite e poi guardiamo la classifica" mentre scherza sul fronte Haaland: "Può migliorare, ma se mi dite che segnerà altri 99 gol nelle prossime 100 partite per me può restare anche così". Tanti i complimenti per l'Inter: "Certo, può vincere la Champions, ha una mentalità incredibile come la nostra. Sono fatti per vincere ogni gara e non mollano mai. Il pallone d'Oro a Lautaro Martinez? Spero lo vinca uno dei miei. Certo, Lautaro è un calciatore sensazionale che sa fare tante cose. Anche Thuram è stato un bell'acquisto".
Il tecnico del Manchester City non ha lesinato complimenti ai nerazzurri: "L'Inter è una squadra storica, con una mentalità incredibile. Sono abituati a vincere, ma sono anche capaci di soffrire unendo la forza fisica a ottime qualità individuali nella manovra dal basso. Quella nerazzurra è una squadra completa che può vincere il campionato italiano e ha mantenuto la struttura della finale di Champions. Può competere per vincerla anche se in Italia siete maestri nel dirvi sfavoriti".
RODRI: "INTER MOLTO FORTE A CENTROCAMPO, SARA' UNA BELLA SFIDA. CALHANOGLU? NON FACCIO CLASSIFICHE"
Rodri, autore del gol vittoria nella finale di Champions del 2023 vinta dal City proprio contro l'Inter, è tra i candidati favoriti per la conquista del Pallone d'Oro: "L'ultimo anno è stato davvero eccezionale, aver vinto l'Europeo con la Spagna è un sogno realizzato - ha commentato in conferenza stampa -. È il risultato del lavoro e della voglia di non mollare mai e ora sento che la gente sta riconoscendo il mio lavoro. Vincere il Pallone d'Oro sarebbe un sogno, ovviamente, perché non avrei mai pensato di poterci arrivare, ma non ci penso".
Anche il centrocampista spagnolo è tornato sull'allarme lanciato dal portiere del Liverpool Alisson sul numero di partite giocate: "Non so dire quale possa essere un numero giusto durante una stagione, ma sicuramente non 70. Penso che un giocatore possa rendere al meglio tra le 40 e le 50 gare, dopodiché la prestazione media crolla. In questa stagione giocheremo un numero di partite troppo elevato, non tutto deve dipendere da soldi o marketing. Io quando riposo gioco meglio e se gioco meglio il calcio propone una qualità migliore. Penso che una rottura sia vicina e tutti i giocatori la pensano uguale. Arriverà il momento, non so quando ma arriverà. La situazione ci preoccupa".
L'Inter è il prossimo avversario del Manchester City in Champions e Hakan Calhanoglu nelle scorse settimane si è messo al primo posto tra i registi in Europa, proprio davanti a Rodri: "Rispetto ogni opinione, non sono qui per giudicare gli altri - ha evitato lo spagnolo -. Io lavoro per essere il migliore, ma non mi metto a fare classifiche tra colleghi". I nerazzurri però possono portare preoccupazioni al City: "Hanno alcuni giocatori chiave, poi difendono molto bene e sono bravi in transizione. Le stelle come Lautaro non mancano, poi a centrocampo ci sono giocatori importanti. Non credo l'Inter abbia una stella sola, ma il fulcro sia il gioco. Noi dovremo giocare contro un muro".
Sul centrocampo dell'Inter Rodri conferma: "Giocano insieme da qualche anno e li conosco molto bene, hanno qualità sia ad attaccare che a difendere controllando il gioco e pressando molto bene. Sarà una bella sfida a centrocampo".