L'ANALISI

Champions League, la prima sorride all'Italia: Juve e Inter ok, Gasp "frenato" da Retegui. Il Milan stecca

 Quattro risultati positivi su cinque (una vittoria e tre pareggi) sono un bilancio ottimo per l'Italia che può ritenersi soddisfatta della prima giornata della nuova Champions

@Getty Images

La prima giornata della nuova Champions League sorride all'Italia, con risultati che erano tutt'altro che scontati. Una vittoria, tre pareggi e una sconfitta, infatti, sono più che soddisfacenti per i cinque club di A, anche se qualcosa in più si poteva di certo fare. Il riferimento, in primis, è al Milan che col Liverpool è l'unica a steccare alla prima, ma anche all'Atalanta che tra le mura amiche del Gewiss Stadium si lascia ipnotizzare da Raya sul dischetto, mancando i tre punti. Un punto che però ci sta, così come quello del Bologna che all'esordio al Dall'Ara ringrazia Skorupski per il rigore parato a Sekulov. A lanciare un messaggio forte e chiaro, però, sono Juventus e Inter. Ma andiamo con ordine.

I primi 90' della Champions League a girone unico sono ricchi di emozioni, ma anche di qualche delusione per l'Italia. Che sarebbe potuta essere una prima positiva nel nuovo format della Champions lo aveva suggerito la Juventus, sulla carta impegnata con l'avversario meno ostico tra le cinque, ma a maggior ragione brava a sbrigare la pratica Psv senza affanni. Certo, il gol "regalato" nel finale a Saibari macchia leggermente l'esordio di Motta in panchina in Europa, primo gol subito dopo cinque gare dai bianconeri che speravano di brindare alla vittoria con l'ennesimo clean sheet. Un match che però consegna alla Vecchia Signora, e al suo tecnico, tanti spunti importanti dai singoli. Dal Vlahovic che dà la possibilità di partire dal basso allo scatenato Yildiz incoronato anche da Del Piero. E ora il Napoli è un banco di prova per i bianconeri.

Un'altra che sorride è di certo l 'Inter, col pareggio per 0-0 a Manchester contro il City che sa quasi di vittoria. Un pari che può essere riassunto con due termini, compattezza e solidità, un punto di partenza importantissimo per la stagione degli uomini di Inzaghi. Superato l'ostacolo più grande, annullato tra le mura amiche, le sfide casalinghe a Lipsia e Arsenal non fanno paura e quella in trasferta col Leverkusen sarà di certo affrontata con attenzione, con gli uomini di Alonso capaci di strapazzare il Feyenoord in trasferta.

Pareggio dolci, ma anche amari per Bologna e Atalanta, che feriscono e periscono dal dischetto. Chiedere a Skorupski da una parte e Retegui dall'altra, col portiere polacco dei felsinei capace di ipnotizzare Sekulov dello Shakhtar dagli undici metri, mentre l'italo argentino si è lasciato frenare da Raya. Due match, quelli contro gli ucraini per gli emiliani e l'Arsenal per la Dea, che potevano essere altrettante vittorie, se sfortuna e un pizzico di frenesia non avessero messo i bastoni tra le ruote a rossoblu e nerazzurri. L'esordio in Champions di Italiano è comunque positivo, con un punto tra le mura amiche che fa morale, soprattutto considerando la gara di Anfield contro il Liverpool, poi Aston Villa, Monaco e Lille prima di Benfica, Dortmund e Sporting. Bergamaschi, invece, che possono rammaricarsi e avere dell'amaro in bocca, perché quel tiro dagli undici metri di Retegui poteva far iniziare il cammino nel migliore dei modi. Ora sotto con Shakhtar, Celtic e Young Boys prima dell'ostacolo Real Madrid, senza contare l'ultima contro il Barcellona.

Conclusione sul Milan, l'unica italiana a piangere in questo primo turno di Champions. Gli uomini di Fonseca steccano contro il Liverpool in un match che sembrava essersi messo subito bene col vantaggio di Pulisic dopo appena 3', il resto è poi storia. Il 3-1, con due gol identici presi da Konate e van Dijk prima del colpo del ko di Szoboszlai, mette già in difficoltà i rossoneri e il tecnico portoghese che rischia il posto. Chissà se il prossimo 1° ottobre alla BayArena sederà ancora lui sulla panchina del Diavolo, col match al Leverkusen di Xabi Alonso che potrebbe dire parecchio sul prosieguo del cammino dei meneghini in Champions. Le premesse, con l'esordio horror a San Siro, non sono delle migliori, ma l'obiettivo 16 punti (che potrebbe consegnare la qualificazione diretta agli ottavi o il pasaggio ai playoff) non è impossibile.

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