La sfida della Unipol Arena (ore 20.45) decreterà la seconda finalista della Frecciarossa Supercoppa 2024. Di fronte la Virtus Bologna, in quanto finalista dell'ultima edizione di LBA, e Napoli Basket, forte della Coppa Italia messa in bacheca al ritorno dalla Final Eight dello scorso febbraio a Torino. Due roster rinnovati, in parte per obblighi ma anche per volontà progettuale: come ci arrivano le due squadre?
GLI ULTIMI PRECEDENTI
Nella scorsa stagione, Virtus e Napoli si sono incrociate nei soli due incontri previsti dalla stagione regolare di LBA. Il 30 ottobre 2023, nel lunedì sera del PalaBarbuto, il parziale di 6-23 nel secondo quarto è quello decisivo per garantire alle V Nere di Banchi un cuscinetto di sicurezza. A nulla sono valsi i 20 punti di Zubcic, i 16 di Ennis e la parziale rimonta nel quarto periodo: nel 75-88 finale, a spiccare è la doppia doppia da 17 punti e 14 rimbalzi in appena 23' di Jordan Mickey.
Non 13, ma 12 lunghezze in favore della Virtus Bologna sono quelle che hanno invece deciso la 5° giornata di ritorno dell'ultima Serie A. Nella serata del 28 gennaio 2024 sono il quarto iniziale e quello finale (55-39 combinato) a dimostrare la profondità e l'abbondanza di soluzioni della Virtus rispetto a una Napoli "tradita" dallo stesso Zubcic (solo 4 punti a referto): anche senza l'infortunato Shengelia, la squadra di Banchi ha trovato risorse continue (tutti i 10 scesi in campo hanno segnato almeno un punto) per il 101-89 al 40'. Il top scorer bolognese è Cordinier (19 punti, davanti ai 18 di Lundberg e i 16 di Mickey), mentre il miglior realizzatore complessivo è Markel Brown: 20 punti ma 2/9 da 3 e -13 di valutazione per l'esterno ora a Trieste.
LA PRESEASON
Vittoria nello scrimmage con Pesaro e nella semifinale del City of Cagliari contro Gran Canaria: stando ai meri tabellini finali, le gioie estive della Virtus Bologna si fermano al 6 settembre. Nelle settimane successive, a indicazioni confortanti sullo sviluppo tecnico di diversi elementi del roster virtussino hanno fatto da contraltare una rosa mai pienamente disponibile per accumulare minutaggio e diverse battute d'arresto: il filo comune tra le sconfitte contro Dinamo Sassari (finale del torneo cagliaritano), Brescia (Trofeo Ferrari), Olympiacos e Milano (International Basketball Tournament Crete). Sconfitte tutt'altro che preoccupanti, che generano sicuramente meno ansie delle condizioni degli attualmente indisponibili Cordinier e Cacok.
All'ultima delle tre occasioni disponibili tra l'agosto e il settembre di preseason, Napoli è riuscita a vincere due partite consecutive. Vittoria alla prima uscita con Avellino, sconfitta la sera successiva ancora contro gli irpini al Pala Del Mauro; sconfitta nella semifinale della EpicBet Cup di Tallinn contro Bilbao, netta vittoria nella finalina contro i padroni di casa del Kalev/Cramo: il Torneo Lovari di Lucca, disputato contro altre formazioni di LBA, ha mostrato invece la forma migliore e completa della squadra di Milicic. La tripla allo scadere di Treier contro la Reyer Venezia e la prestazione balistica da MVP di Woldetensae nella finale con Tortona hanno rappresentato il picco di condizione ed espressione di gioco dei campani: che siano arrivati nel momento giusto?
L'UOMO CHIAVE
Considerata anche la possibile marcatura di Napoli, senza realmente dei "corpi" adatti a contenere la sua varietà offensiva, è difficile non immaginare una Virtus Bologna lasciata a piedi dai punti a tabellino di Will Clyburn. Il miglior realizzatore nelle amichevoli è stato Ante Zizic, ma la difesa di Napoli potrebbe adattarsi maggiormente ai centimetri del croato con Totè e Mabor: ci sono tutti gli ingredienti per un esordio ufficiale in Italia coi fiocchi per l'ex CSKA ed Efes.
Sfide del Napoli Basket 2024/25 che non abbiano come principale protagonista annunciato Kevin Pangos coincideranno probabilmente con eventuali assenze del canadese. L'ex Olimpia, però, alla Unipol Arena c'è eccome: nel Lovari a Lucca ha dimostrato di aver già compreso quando e come innescare i compagni sul perimetro (i 4 assist consecutivi in apertura di 4Q sono solo l'esempio più lampante) ma anche di poter colpire in prima persona. Dall'alternanza di elettricità in regia con Copeland passerà la fluidità dell'attacco di Napoli.
LA POSSIBILE SORPRESA
Definire le attese e le aspettative per i minuti sul parquet - sempre se ci saranno - di Andrejs Grazulis è impossibile, banalmente perché sarà all'esordio in maglia Virtus. Immaginarlo inserito nelle rotazioni dei lunghi di Bologna nei minuti in cui serviranno maggiori spaziature e conclusioni dall'arco è intrigante, anche per via dei trascorsi con la nazionale lettone sotto coach Banchi. Da scoprire la connessione con Shengelia dalla panchina: col georgiano utilizzato come primo cambio nelle amichevoli, l'accoppiata dei due costringerebbe probabilmente Napoli ad andare più piccola di quanto vorrebbe.
La scarica di triple che ha respinto ogni tentativo di rimonta di Tortona non solo ha regalato a Napoli la vittoria del Lovari, ma ha anche ricordato quanto Tomas Woldetensae possa diventare il role player in grado di cambiare l'inerzia della gara anche nel giro di pochissimi possessi. Coach Milicic lo sta anche utilizzando come scelta primaria in difesa contro i principali creatori avversari sul perimetro: se non dovesse caricarsi di falli nell'immediato, la lunghezza di braccia potrebbe creare qualche grattacapo anche ai vari Pajola, Hackett e Morgan.
LA VARIABILE TATTICA
Soprattutto tra guardie e ali, la differenza di stazza tra il roster della Virtus e quello di Napoli è troppo ampia per non individuare la battaglia a rimbalzo come quella principale nel definire i ritmi della gara. Per una squadra che necessiterà di tanta corsa e attacchi rapidi come Napoli, andare troppo sotto nel conto delle carambole impedirebbe di generare vantaggio sin dai primi secondi dell'azione - nelle due vittorie bianconere della scorsa stagione, i rimbalzi totali napoletani sono stati 10 in meno di quelli delle V Nere.
Particolare attenzione sarà poi destinata al volume e alle percentuali da 3 di entrambe: per una Virtus in grado di far pesare anche nel pitturato i vantaggi di taglia, e quindi idealmente propensa a concludere in avvicinamento al ferro, Napoli sarà portata a costruire tiri rapidi grazie a blocchi lontano dalla palla e conclusioni appena conseguenti alla ricezione. Dalla conversione di questi, e dallo sforzo collettivo nel contestare i tiri al ferro delle V, passerà la durata competitiva della sfida. In caso contrario, la vittoria della Virtus Bologna non è in discussione.