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Bulega si prende la Superpole al Cremona Circuit

Ipotetica prima fila tutta italiana con anche Iannone e Petrucci (però penalizzato in griglia) insieme all'ufficiale Ducati. In difficoltà Bautista e la Bmw

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La Superbike scopre Cremona, Petrucci scrive la storia

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Comincia dalla Superpole l'assalto di Nicolò Bulega alla vetta della classifica del Mondiale Superbike. Assente per infortunio Razgatlioglu, il pilota della Ducati si è messo tutti alle spalle nella sessione di qualifica, aprendo una prima fila completamente italiana. Bulega è stato il più veloce con il tempo di 1'27"953, precedendo le Panigale V4 R private di Andrea Iannone e Danilo Petrucci, rispettivamente secondo e terzo (con penalità) a uno e a tre decimi di secondo. Alle loro spalle si sono piazzati i fratelli Alex (Kawasaki) e Sam Lowes (Ducati), divisi dalla migliore della Yamaha, quella di Andrea Locatelli, quinto. Solo 13° Alvaro Bautista, dietro anche ad Axel Bassani, e a oltre un secondo dal compagno di box Bulega.

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Un avvio perfetto, insomma, per Bulega, che ha solo macchiato la sua prestazione (seconda pole nella stagione del debutto) con una innocua scivolata nel finale. In tanti, comunque, sono finiti a terra, tra cui Canepa, Alex Lowes e Lecuona. L'impressione è che sul corto e tortuoso tracciato cremonese, saranno le Ducati a giocarsi la vittoria e non solo per l'assenza forzata di Razgatlioglu (e Rea). Lo conferma la presenza di ben quattro moto di Borgo Panigale tra le prime sei.

Peccato solo che Petrucci debba scontare tre posizioni in griglia, dopo la penalizzazione subita nelle libere due per aver ostacolato Gardner, e sarà costretto a scattare dalla seconda fila. Buona prestazione di squadra per la Honda, con Vierge e Lecuona settimo e ottavo davanti ai sorprendenti Ray e Rabat.

E' precipitata nelle retrovie, invece, la Bmw prima del suo capitano turco. Il migliore è Gerloff, undicesimo, mentre Reiterberger (sostituto di Razgatlioglu), Redding e van der Mark sono ancora più indietro e preceduti anche da un Bautista alle prese con i postumi della caduta di Magny-Cours.

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