VERSO INTER-MILAN

Milan, Fonseca: "Siamo frustrati, ma uniti. Sento la fiducia della società"

 Il tecnico portoghese presenta il derby di domenica: "Al mio futuro non penso. Inter fortissima, dobbiamo avere noi la palla"

@Getty Images

Primo derby (e forse anche ultimo) per Paulo Fonseca, che deve tirare fuori il Milan dalla crisi in cui è piombato in questo inizio di stagione. "C'è una grande frustrazione, ma siamo uniti per uscire da questa situazione - ha detto il tecnico portoghese in conferenza stampa - Il mio futuro? Non penso a questo. Mi concentro su ciò che posso controllare. La squadra e la partita sono le cose più importanti adesso. Ho sentito sempre fiducia nel mio lavoro da parte della società. Affrontiamo una squadra molto forte e abbiamo la nostra strategia. Una cosa non posso fare, dare la palla all'avversario. La vogliamo tenere noi e dominare la partita quando possiamo, vogliamo difendere bene perché la squadra ha fatto bene collettivamente".

LA CONFERENZA DI FONSECA
Dopo la sconfitta contro il Liverpool si sono viste foto che abbiano dimostrato unione, compattezza.

"C'è una grande frustrazione, ma siamo uniti per uscire da questa situazione. La squadra capisce il momento, lavoriamo insieme per fare meglio. La soluzione è lavorare".

Occasione più grande o gara più complicata?
"Giochiamo contro una grande squadra. Abbiamo tanto da guadagnare in questa partita, dobbiamo pensare in modo positivo. Può essere importante per noi".

Quanto può dipendere il suo futuro da questa partita?
"Non penso a questo. Mi concentro su ciò che posso controllare. La squadra e la partita sono le cose più importanti adesso".

Ibra le ha ribadito la fiducia della società?
"Ho sentito sempre fiducia nel mio lavoro da parte della società. Capisco la curiosità quando Zlatan viene qua, ma non parlo di quello che ci diciamo. È sempre positivo, è la normalità: Zlatan è stato qui come ci è stato le altre volte".

Qual è il problema del Milan?
"Non voglio cercare scuse, voglio affrontare quello che stiamo vivendo lavorando e parlando con i giocatori. Sento che la squadra cresce tutti i giorni, dobbiamo avere continuità. Abbiamo bisogno di tempo, lavoriamo per vedere dove migliorare la squadra".

C'è qualche cosa che non rifarebbe?
"Faccio quello che credo. Continuo a lavorare in quello in cui credo".

Questa fiducia la porterà ad avere lo stesso atteggiamento tattico?
"Ogni gara abbiamo strategie diverse. Affrontiamo una squadra molto forte e abbiamo la nostra strategia. Una cosa non posso fare, dare la palla all'avversario. La vogliamo tenere noi e dominare la partita quando possiamo, vogliamo difendere bene perché la squadra ha fatto bene collettivamente. Vogliamo preparare la partita in funzione dell'avversario che abbiamo domani".

C'è un qualcosa che ha visto questa settimana dopo il Liverpool che le fa dire che il derby sarà la partita della svolta nell'atteggiamento dei giocatori? 
"Io sono arrivato qui con fiducia oggi. Si dice che i giocatori non siano felici, mi sarebbe piaciuto che avreste potuto vedere la squadra lavorare. Questi tre giorni di lavoro sono stati fantastici, per questo ho fiducia nel futuro. Non posso dire altro, questa è la verità".

Lei è convinto di aver ricevuto dalla società una buona squadra o un'ottima squadra?
"Ho ricevuto quello che avevamo previsto per formare una squadra fortissima. Siamo già una squadra fortissima? No".

Due Milan: quello di Parma e quello del primo tempo di Roma. È possibile una terza versione che faccia bene entrambe le fasi?
"Perché pensi che contro la Lazio, nel primo tempo, non abbiamo concesso niente? Perché abbiamo avuto la palla, e quando abbiamo la palla non difendiamo. Questa è la verità, questa è la differenza. Siamo stati vicini, compatti, ma abbiamo la palla".

Come farà il Milan a battere l'Inter che è stra-favorita domani?
"Facendo più gol che l'Inter".

Ancora sulla sua idea di gioco dominante.
"Io credo in un modo di vincere. Penso che comunque sia comune a tante grandi squadre. So che in Italia non si valorizza il gioco ma il risultato. Ma mi hanno portato qui perché volevano cambiare. Credo che quando una squadra ha la palla continuerò a credere in questo, e con la qualità che abbiamo dobbiamo avere molto di più la palla e creare molto di più. Continuo a credere in questo. Non mi sembra che il calcio sia migliore quando diamo palla agli avversari, continuerò a credere in questo".

Post Liverpool, Pulisic ha detto che non siete riusciti a tenere palla nella trequarti avversaria. Non è preoccupante dopo tre mesi?
"Sono d'accordo. Voglio avere la palla per creare le condizioni per attaccare nel momento giusto. Creare contro il Liverpool non mi sembra facile per nessuna squadra. Ho visto tutte le loro partite, non è facile creare contro di loro. Ma abbiamo avuto 4-5 situazioni in cui potevamo fare meglio decidendo meglio all'ultimo. Il problema non è quante volte abbiamo attaccato, ma quando non abbiamo fatto bene l'ultima scelta. È una questione di ultime scelte. Salah è stato il giocatore che ha toccato meno volte la palla, ma quando l'ha toccata le prima volte ha fatto due tiri e ha preso due traverse. È una questione di scelte e decisioni".

Un commento sulle voci che da giorni circolano.
"A me non sono arrivate. Se io sento ciò di cui parlate, io non posso lavorare. Non è importante per me quello che si dice. Come potrei avere tranquillità nel lavorare? Per me è importante quello che mi fanno sentire le persone con cui lavoro".

La partita dell'Inter contro il City può essere di ispirazione per il Milan per la sfida di domani per quanto riguarda l'atteggiamento?
"È una bella domanda per farmi parlare bene dell'Inter, ma non voglio".

Morata parlava di scatto in più a livello mentale post Torino. In Champions League si sono ripresentate le stesse problematiche? Come si fa a guarire mentalmente in tre giorni?
"È quello che ho fatto in questa settimana. Ho fatto vedere quello che abbiamo fatto bene. Salah ha preso traversa al minuti 23, prima in fase difensiva abbiamo fatto bene e l'ho fatto vedere ai giocatori, per fargli credere che possiamo fare meglio, hanno le capacità e devono avere fiducia. Il Liverpool è un grande esempio di squadra, hanno preso gol dopo 3 minuti ma hanno giocato sempre allo stesso modo, hanno giocato con la stessa fiducia. Il momento è diverso, loro hanno questa squadra da tanti anni ed è un processo iniziato con Klopp, io voglio che i nostri giocatori abbiano la stessa fiducia: non è che per un gol subito o una traversa allora il nostro gioco deve cambiare, non dobbiamo più rischiare e non dobbiamo più giocare. Non deve cambiare niente, il Liverpool è un grande esempio di squadra che gioca molto bene".

L'Inter ha tanti leader, il Milan li ha?
"Non voglio individualizzare. Quando non si vince, ci sono scuse e questa dei leader è una scusa. Noi abbiamo giocatori leader, che fanno bene questo ruolo".

Lei parla tanto di possesso palla, ma senza palla? Secondo lei è giusto essere aggressivi contro l'Inter?
"Penso che non possiamo separare questi momenti. Anche contro l'Inter, quando non abbiamo palla dobbiamo recuperarla velocemente. Non stiamo giocando contro una squadra debole, ci saranno momenti in cui saremo obbligati a essere bassi e difendere. Contro il Liverpool nei primi 20 minuti abbiamo avuto questa cosa, tutti uniti e squadra corta. Anche Rafa era lì a difendere. L'Inter è una grande squadra, ci saranno momenti in cui dovremo essere corti e bassi. Se non vogliamo avere questi momenti allora non dovremo perdere palla con facilità".

Tornando alle parole di Ibra, lei si sente un leone o un gattino?
"Sempre un leone (ride, ndr)".

Le prime cinque partite ci hanno detto che Tomori e Pavlovic è la coppia migliore in difesa visto che sono quelli che hanno giocato di più.
"Io ho gestito le tre partite. È vero che contro il Venezia non abbiamo subito gol, ma era una partita diversa. Col Liverpool era diverso, abbiamo preso gol da calci piazzati. Ho fiducia in tutti i miei difensori centrali. Ho la possibilità di scegliere in base al momento e all'avversario, ed è quello che farò".

Un giocatore che non toglierebbe mai è Pulisic? Se lo aspettava?
"Sì, me lo aspettavo. Può fare diversi ruoli, è un giocatore intelligente".

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