Italia padrona nella gara-1 del Mondiale Superbike corsa per la prima volta sul tracciato del Cremona Circuit, a San Martino del Lago. Danilo Petrucci ha regalato la vittoria al team Barni, precedendo con la sua Ducati clienti quella ufficiale di Nicolò Bulega. Tripletta per Borgo Panigale grazie al terzo gradino del podio di Alvaro Bautista, protagonista di una clamorosa rimonta dalla tredicesima piazza in griglia. Appena fuori dalla Top 3 la Honda, con Iker Lecuona quarto davanti alla Kawasaki di Axel Bassani. Caduto Andrea Iannone mentre era secondo.
La prima gara del weekend cremonese è stata un dominio tricolore, con Bulega, Iannone e Petrucci subito davanti al gruppo. Petrux è risalito velocemente dalla sesta posizione e un sorpasso alla volta si è portato in testa. Alle sue spalle si era piazzato Iannone, prima che la sua Ducati gialla finisse nella ghiaia dopo una scivolata in frenata. "Sono arrivato un pochino largo in quel punto", ha ammesso. Per "The Maniac" una contusione alla spalla destra, ma niente di più grave.
Da quel momento Petrucci ha badato a controllare Bulega e l'esposizione della bandiera rossa, decisa per problemi tecnici alle apparecchiature video della direzione corsa a 6 giri dal termine (gara considerata conclusa e punti pieni), gli ha regalato in anticipo la vittoria. Con questo successo, il ternano ha scritto la storia del motociclismo, diventando il primo pilota a vincere almeno una gara in MotoGP, Superbike, MotoAmerica (il campionato Usa) e anche alla Dakar. "Quello che è successo oggi ha dell'incredibile. Dopo la MotoGP, la Dakar e il MotoAmerica, sono riuscito a vincere in Superbike nella vera gara di casa del team, che ha la sede a pochi chilometri da qui. Con loro abbiamo raggiunto un livello di feeling ottimo e voglio ringraziarli, così come devo ringraziare tutte le persone che mi sono state vicino in questi mesi non facili dall'incidente in avanti. Questa gara mi ha ricordato il Mugello 2019, un'altra prima volta che arriva davanti a tanti tifosi che acclamavano il mio nome, una gioia incredibile", ha commentato Petrucci.
Sorride anche Bulega, che, scattato al comando dalla Superpole, si porta a soli 35 punti dal capoclassifica Toprak Razgatlioglu, costretto al forfait già alla vigilia per la caduta di Magny-Cours. “Un risultato importante che mi consente di portare a casa 20 punti. E’ stata una bella gara anche se devo ammettere che mi è mancato un po’ di feeling sull’anteriore per provare a stare vicino a Petrucci che oggi è andato davvero molto forte. Dobbiamo sistemare un paio di dettagli per fare ancora meglio domani”, le parole del figlio d'arte.
Il sabato trionfale della Ducati è stato completato dalla terza piazza di Bautista, che ha scalato dieci posizioni nonostante una condizione fisica precaria, strappando di prepotenza il podio a Lecuona. Lo spagnolo della Hrc ha comunque portato nelle prime posizioni la Honda, che ha visto anche Xavi Vierge chiudere sesto. Davanti a lui un Bassani finalmente incisivo con la migliore della Kawasaki, complice l'uscita di scena di Alex Lowes, finito a terra (come il fratello Sam) poco dopo Iannone e nella stessa curva.
Si lecca le ferite, invece, la Bmw, che senza Razgatlioglu ha raccolto solo due piazzamenti da Top 10 con Michael van der Mark settimo e Garrett Gerloff ottavo. Uno sprazzo di sole è il nono posto di Michael Ruben Rinaldi, appena appiedato dal team Motocorsa per il 2025, mentre prima dell'interruzione Andrea Locatelli è scivolato in 12.a posizione (dietro alle R1 di Gardner e Ray) per un'uscita di pista dopo essere stato anche terzo con la Yamaha orfana di Rea. Ha raccolto un punticino Alex Delbianco, è finito a terra Niccolò Canepa.