PAGELLE JUVE

Juve-Napoli, le pagelle: Bremer è un muro, Vlahovic non la vede mai

 I voti ai bianconeri protagonisti del big match contro gli azzurri di Conte

@Getty Images

Juve-Napoli: il film del big match

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JUVE (4-1-4-1)
Di Gregorio 6,5 - Attento tra i pali e sicuro con la palla tra i piedi. Nel primo tempo disinnesca un destro pericoloso di Mctominay e una punizione velenosa di Politano

Savona 6 - Dalla sua parte c'è Kvara da marcare e nel primo tempo sceglie di rimanere basso a protezione della corsia. Spinge poco, d'accordo, ma non rischia nemmeno. Più coraggioso e intraprendente nella ripresa quando guadagna metri e si propone andando al cross in un paio di occasioni

Kalulu 6,5 - Con Gatti acciaccato, Motta lo preferisce a Danilo al centro della difesa e lui risponde ancora presente dopo la buona prova in Champions da terzino destro. Un jolly prezioso dal rendimento assicurato. Attento in marcatura, nelle chiusure e preciso nell'impostazione da dietro 

Bremer 7 - si prende cura di Lukaku battagliando su ogni palla, trovando spesso l'anticipo e leggendo bene le situazioni. Domina al centro della difesa e guida il reparto con personalità e sicurezza. Buona l'intesa di Kalulu 

Cambiaso 6,5 - Parte a sinistra, ma in fase di costruzione taglia il campo e si accentra cercando di dare imprevedibilità alla manovra e di creare spazio per Koopmeiners. Nel primo tempo è il più attivo dei bianconeri, poi abbassa i giri ma resta sempre nel vivo del gioco e lucido

Locatelli 6 - Come da copione si posiziona davanti alla difesa per dare ordine ed equilibrio. In fase di impostazione arretra a cercar palla per avviare la manovra, ma non verticalizza e il gioco bianconero è troppo lento e prevedibile. In fase di non possesso deve fare i conti con Mctominay e a volte va in affanno nell'uno contro uno. Mezzo voto in più per la bella chiusura su Politano nella ripresa e per l'atteggiamento da "battaglia" fino all'ultimo

Gonzalez 5,5 - Poco ispirato e un po' disordinato, fatica a spingere e a fare la differenza nell'uno contro uno con Olivera. Aiuta Savona nei raddoppi su Kvara, ma non brilla quando c'è da attaccare lo spazio

McKennie 6 - Lavora sporco sulla linea a quattro alle spalle di Vlahovic cercando di schermare Lobotka e di attaccare la profondità sui cross e sulle verticalizzazioni. Nel primo tempo si fa trovare in area in un paio di occasioni, ma non trova il guizzo vincente. Nella ripresa si vede meno (34' st Thuram - entra nel finale per dare fisicità in mediana)

Koopmeiners 6 - Staziona sulla parte sinistra del campo cercando la posizione giusta tra le linee per farsi trovare dai compagni. Si propone molto, ma non riesce a far saltare il banco con le sue giocate. Nel primo tempo ci prova di testa, nella ripresa poi non inquadra la porta da buona posizione

Yildiz  5,5 - Si piazza a sinistra cercando di allargare le maglie della difesa azzurra con le sue incursioni palla al piede. Nel primo tempo Di Lorenzo in prima battuta e Anguissa e Politano in raddoppio però sono complicati da saltare ed è costretto a concentrarsi sui cross dalla trequarti. Un po' meglio nella ripresa, ma comunque poco incisivo. Nel finale spara alle stelle di destro da buona posizione

Vlahovic 5 - Rrahmani gli sta addosso e perde quasi tutti i duelli. Solite difficoltà nel primo controllo e quando c'è da far valere la tecnica nello stretto. Spesso dietro il difensore sui cross, non brilla nemmeno nel gioco aereo. A metà del primo tempo innesca pericolosamente Mctominay con un passaggio in orizzontale completamente sbagliato. Chiude i primi 45' senza tiri verso la porta e Motta lo leva nell'intervallo (1' st Weah 5,5 - Entra al posto di Vlahovic e si posiziona al centro dell'attacco. Più dinamico di Dusan, ma con gli spazi intasati davanti la musica non cambia)

A disp.: Perin, Pinsoglio, Gatti, Danilo, Adzic, Fagioli, Douglas Luiz, Cabal, Rouhi, Mbangula

Thiago Motta 5,5 - Conferma il 4-1-4-1 di Champions cercando di dare continuità tattica alla squadra, ma il Napoli concede pochi spazi e a ritmo basso i bianconeri faticano a verticalizzare e a sfondare. Coraggioso a cambiare Vlahovic nell'intervallo, ma manca ancora un piano B da usare contro le squadre chiuse

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