Inter-Milan è stata una di quelle partite che si ricorderanno nel tempo, a vivacizzare anche il post match ci pensa Franco Piantanida con le sue pagelle, questa settimana dedicate totalmente alla sfida di San Siro.
LAUTARO MARTINEZ 6
Diciamo che prima del Pallone d’oro, dovrebbe riesporre in vetrina il Pallone “dove”. Dove l’ha messo solo una volta nelle ultime 14 partite con l’Inter, cioè dentro il caveau degli avversari, di cui ha trovato almeno la combinazione per lo scavallo di Dimarco.
GABBIA 8,5
Per i tifosi del Milan questo gol, cucinato nel derby, ha quel saporino dei vari Alex, De Jong, Zapata a segno proprio con l’Inter. Per chi non fosse troppo avvezzo alla cosiddetta banter era rossonera, ve la spieghiamo in milanese: “Quant se gh'a fam, la pulenta la par salam”. Quando si ha fame, la polenta sembra salame. E con sta polenta ha conciato l’Inter.
MKHITARYAN 4
Non si è ben capito perché il presidente del Venezuela Nicolas Maduro abbia anticipato il Natale al 1 ottobre, come non si è per niente capito perché l’armeno sia l’unico che abbia recepito il messaggio a livello di regali fatti, in anticipo e in controtendenza con l’anno scorso.
REIJNDERS 7
Vi dirò, vi dirò, vi dirò, vi dirò una banalità. Ragazzi, a volte c’è bisogno di banalità nella vita, quando le cose sono troppo complicate basta risolverle con una banalità, tipo: deve giocare sempre, punto, stop, grazie, arrivederci.
SOMMER 7,5
È il voto senza commento del derby di Milano.
LEAO 5,5
Arriva in ritardo perché rimasto imbottigliato nel traffico milanese dopo la sfilata a cui ha presenziato giovedì? Il party per l’uscita del disco del suo amico Lazza è andato lungo? Non lo stiamo prendendo in giro, ma la stiamo solo prendendo alla larga perché non ci capacitiamo di come non riesca, possa, voglia fare interi 90 minuti, come i secondi 45. Tutto qui.