Nella Juventus che sta iniziando a mostrare il fianco alle prime critiche di chi si era illuso che mandando via Allegri ogni problema sarebbe stato risolto, è già tempo di primi casi. Perché se Vlahovic continua a essere quello visto anche l'anno scorso, il nome attorno a cui sono sorti i più grandi dubbi è quello di Douglas Luiz. Etichettato dagli esperti di calcio internazionale come grande colpo, il brasiliano è costato ai bianconeri la bellezza di 50 milioni di euro tra cash, la metà solo se si considerano anche i cartellini di Iling-Junior e Barrenechea, poi subito spediti in prestito dall'Aston Villa rispettivamente al Bologna e al Valencia. Già questo fa pensare che l'operazione sia stata fatta quasi più per ragioni economiche che tecniche, da entrambe le parti.
Douglas Luiz era arrivato a Torino per velocizzare il gioco e aumentare la pericolosità in attacco della Juve, ma finora di tutto questo si è visto poco o nulla. Serve pazienza, sia chiaro, per un giocatore arrivato in un calcio diverso da quello della Premier League. Però, è indubbio che da lui tutti si aspettassero molto dii più. Compreso Thiago Motta, che infatti lo sta tenendo ai margini del suo progetto. Finora il nazionale verdeoro ha collezionato cinque presenza in sei partite tra campionato e Champions League, per di più per un totale di soli 137 minuti sui 540 potenzialmente a disposizione. E contro il Napoli nemmeno ha visto il campo.
Alla Continassa continuano a essere fiduciosi sul suo inserimento e già sabato contro il Genoa potrebbe arrivare la sua seconda partita da titolare dopo quella con l'Empoli. Ma in settimana il 26enne di Rio de Janeiro dovrà dimostrare con i fatti di meritarsi una maglia, che finora ha indossato ben poco.