Lasciata gradualmente l'Europa sulla rotta delle Indie (da Monza a Singapore) via Baku, il Mondiale si concede una pausa c'è da scommetterci parecchio attiva prima del rush finale che per i primi due terzi si svilupperà nelle Americhe (nel senso più ampio del termine) e per uno solo - ma quello decisivo - in Medio Oriente. Verstappen Vs. Norris, ovviamente, con briciole di chances per Oscar Piastri e per Charles Leclerc. Meglio concentrare il... focus su max e Lando. Il risultato finale del Gran Premio di Singapore è in qualche modo emblematico dello scenario generale: il pilota della McLaren ha detto mezza pista (nel senso letterale del termine) a leader della classifica generale ma il tre volte campione del mondo (la termine di un weekend da fibrillazioni anche extra-pista) ha limitato i danni. Come dire che a Lando la Super McLaren potrebbe non bastare. Nell'equazione-corsa al titolo entra un altro tema solo apparentemente laterale: quello delle tre gare Sprint (sulle sei del totale 2024) che attendono i nostri ad Austin (dove il Mondiale riparte tra poco meno di un mese), a San Paolo (primi di novembre) e poi nel penultimo appuntamento stagionale di fine novembre a Losail (Qatar).
Come è noto, il formato breve premia con i punti iridati i primi otto al traguardo, con punteggio a scalare (da otto punti a uno) e quindi differenze minime se non tra il vincitore e l'ottavo classificato o... chi resta a bocca asciutta. Eppure ogni punto conta, soprattutto in una volata-titolo che - almeno fino ad ora - si è giocata su differenze di punteggio contenuto tra i due contendenti. Tanto che Verstappen, grazie al suo fulminante avvio di stagione (cinque vittorie in sette gare), pur non salendo più sul podio alto da fine giugno ha praticamente lo stesso vantaggio (52 punti) sul quale poteva contare ai primi di maggio a Miami dopo la prima vittoria di Norris: 53 punti (136 a 83)!
In una stagione così tirata - e al netto del passaggio a vuoto nel quale uno dei due (oppure entrambi, annullandone gli effetti) potrebbero incappare - anche i "piccoli punti" a disposizione nelle Sprint potrebbero fare la differenza, molto più del punto-bonus (per di più "fantasma") che Red Bull ha "commissionato" a Daniel Ricciardo a Marina Bay, sottraendolo a Norris.
Ecco allora che un rapido sguardo allo "storico" stagionale evidenzia come Verstappen abbia vinto tutte e tre le Sprint fin qui andate in scena: a Shanghai e a Miami la scorsa primavera, a Spielberg ad inizio estate. In due casi scattando dalla pole, nell'altro dalla seconda fila: in Cina, dove era stato Norris a muoversi (disastrosamente) dalla pole, commettendo un grave errore alla prima staccata dopo lo spegnimento del semaforo.
Certo, dal punto di vista delle forze in campo sembra passato un anno, non pochi mesi. Ad assegnare a Max un vantaggio-Sprint sembra però essere la sua attitudine aggressiva nella gara breve, opposta alla "fatica" di Lando ad entrare... rapidamente in temperatura, a quel punto con pochi giri a disposizione per rimediare. Questo almeno è quello che dice il bottino-Sprint dei due sfidanti: 24 punti per Verstappen, solo 9 per Norris. Un dato che deve far riflettere Norris (e la catena di comando McLaren) e che regala invece un sorriso a Max in questi tempi di acqua per lui parecchio agitate.