"Abbiamo aumentato sensibilmente il nostro vantaggio nel Mondiale Costruttori e Norris è riuscito a ridurre ancora il suo ritardo da Verstappen. La chiave per noi è continuare a vincere. Abbiamo una macchina veloce ogni volta che scendiamo in pista, e questo ci rende molto ottimisti per la volata finale. Non sarà sempre così facile nelle prossime gare, ma la gara di Singapore da questo punto di vista è molto promettente ed è stato incoraggiante che Piastri sia riuscito a battere le Mercedes e sia tornato sul podio. Così abbiamo fatto molti punti per il Mondiale Costruttori e sicuramente quello Piloti è ancora incerto, la missione è in corso, la missione è aperta". Con il pragmatismo che lo contraddistingue (e che gli ha permesso di farsi strada nel Mondiale fino alla posizione che oggi occupa, il Team Principal McLaren Andrea Stella rilancia la missione doppia che attende i suoi dopo la seconda pausa stagionale che si è aperta a Singapore e terminerà il terzo weekend di ottobre ad Austin con la prima delle ultime sei tappe "overseas" di una stagione incerta (verosimilmente anche avvelenata) come non capitava da tre anni, con la complicità dei "monologhi" Verstappen-Red Bull degli ultimi due anni.
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A ben vedere - almeno in proiezione Austin - la missione del cinquantatreenne manager umbro di scuola ferrarista è addirittura tripla. Sì perché una delle priorità del team papaja è quella di fare letteralmente la punta alle proprie ambizioni iridate, assegnando in via definitiva a Norris il ruolo di candidato a sfidare il (tre volte di fila) campione in carica, "temperando" quelle del suo arrembante compagno di squadra australiano. Due piloti, Lando e Oscar, che (al di là della apparente espansività del primo) tendono a nascondere le rispettive emozioni. Ciò che probabilmente genera una tensione sotterranea potenzialmente esplosiva, per non dire destinata a deflagrare in tempi brevi, forse addirittura entro questa stagione. Un problema che Verstappen non ha!
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È questa la "bomba" che Andrea Stella e la catena di comando McLaren devono ad ogni costo disinnescare nelle settimane che portano al Gran Premio degli USA sul COTA texano. Anche se poi, proprio per gli angoli bui delle personalità di Norris e Piastri di cui sopra, è quando si abbassa la visiera e il tuo meccanico ti dà il via libera per "impegnare" la corsia box che tutto succede e tutto emerge alla luce del sole. "Mal di testa", quello di Stella, che tutti i suoi pari grado nel Mondiale vorrebbero avere ma che nel suo caso si aggiungono ad una superiorità tecnica che l'abbandono del mini-DRS dell'ala flessibile potrebbe incrinare (è successo più volte in passato in casi simili) e che può essere legata all'ultimo round di aggiornamenti tecnici che le squadre più forti del Mondiale introdurranno al ritorno in pista.