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Juventus, Tacconi: "Bene Di Gregorio, Bremer un animale. Yildiz? Ancora presto"

Tacconi, ex portiere bianconero, dice la sua sul momento della Juventus tra campionato, leader presenti e futuri

L'ex portiere della Juventus Stefano Tacconi si racconta parlando del momento dei bianconeri e di alcuni suoi protagonisti dopo il pareggio casalingo contro il Napoli, al quale ha potuto assistere dal vivo. Tornare all'Allianz Stadium era uno dei tanti obiettivi che Tacconi si era prefissato al risveglio dal coma dopo l'aneurisma che lo aveva colpito due anni fa. Uno dei primi pensieri è per un suo "collega", l'attuale portiere bianconero Michele Di Gregorio. Il numero 29 ha compiuto una grande parata su una punizione di Politano e l'ex Juve l'ha commentata così: "Il livello di difficoltà era alto perché il tiro era molto insidioso, con un tentativo di spizzicare anche di testa la palla per deviarla, ma Di Gregorio ha avuto ottimi riflessi, una grande reazione. Direi che ha iniziato bene la sua avventura in bianconero: è come fare gol e ti trasmette tanta fiducia".

Per Tacconi, il grande inizio di stagione dell'ex Monza è stato possibile anche grazie alla solidità del pacchetto difensivo e del suo leader, Gleison Bremer. Ai taccuini di Tuttosport, l'ha definito "un animale per come si avventa sull'avversario, quasi fosse una preda". 

Da un leader affermato si passa a chi, invece, può diventarlo in futuro: Kenan Yildiz. Il classe 2005 ha impressionato tutti, soprattutto per il gol segnato in Champions League segnato contro il PSV Eindhoven, ma Tacconi avverte: "È ancora presto per giudicarlo. La rete è stata meravigliosa, però i giovani bisogna anche saperli aspettare e farli maturare". In casa Juventus non è ancora tempo per parlare di scudetto, anche se l'ex bianconero intravede comunque un grande futuro per Thiago Motta e i suoi: "Sono curioso di vedere quando i nuovi acquisti si saranno ambientati, trovando l'intesa con i compagni, e potranno esprimersi al massimo. Sono convinto che tra l'ottimo mercato e la fiducia verso i giovani la Juventus possa tornare grande e andare lontano". 

L'intervista non poteva non chiudersi con un pensiero rivolto a Totò Schilacci, recentemente scomparso, ex compagno di squadra e grande amico di Tacconi: "Se ne vanno sempre i migliori. Eravamo molto amici, siamo stati insieme in Giappone e a New York. Me lo portavo sempre dietro. E ancora adesso ci sentivamo quasi tutti i giorni". 

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