Rivedere le sfide delle semifinali di Louis Vuitton Cup a terra è un momento sicuramente emozionante per Vittorio Bissaro che ha contribuito al successo di Luna Rossa Prada Pirelli contro NYYC American Magic. A distanza di qualche giorno dall'impresa compiuta dal sindacato italiano, il velista veronese ha commentato alcuni momenti salienti della sfida contro gli statunitensi ripercorrendo passo dopo passo le sensazioni vissute a bordo dell'AC75.
"Sono state regate bellissime e molto combattute. Vedere le barche sempre così vicine è un motivo di grande emozione. Le prove sono state molto intense da un punto di vista fisico e se siamo riusciti a tagliare questo traguardo è anche merito dei cyclor che hanno dimostrato sempre grande tigna - racconta il trimmer veneto ai canali social di Luna Rossa -. Nella prima regata abbiamo compiuto una strambata simultanea con velocità leggermente più alta che ci ha permesso di fare una cosa strana per il nostro sport. È il caso del sorpasso all'esterno che ci ha permesso di presentarci alla ricostruzione con vento pulito e che, nonostante gli americani abbiano provato in ogni modo a farci poggiare sulle vele, ci ha consentito di arrivare fino in boa senza detriti".
Il timoniere del sindacato italiano ha ripercorso anche i momenti più complicati di questa fase della competizione come la caduta dai foil nel sesta regata o la rottura del sistema di controllo della randa in quella successiva che ha costretto lo Shore Team agli straordinari: "È stato un momento duro per noi all'inizio della terza giornata perché avevamo diritto a spazio. Abbiamo provato a fare una strambata e un'orzata in vista della boa, ma il differenziale di velocità era troppo elevato. Era un giro impossibile da fare, soprattutto per le condizioni del mare in quel momento. Un motivo per cui siamo cascati dai foil e la regata è finita lì - ammette Bissaro -. Poco dopo abbiamo vissuto invece un momento drammatico con la rottura del carrello della randa. Era impossibile controllare le vele e questo è stato un disastro, ma penso che quello sia stato un istante che ci ha riuniti e che ci ha dato la sveglia".