E' arrivata ad Aragon, sede del decimo round della stagione, la prima vittoria di Andrea Iannone nel Mondiale Superbike. Il pilota del team Go Eleven Ducati si è imposto in gara-1, precedendo il leader della classifica Toprak Razgatlioglu e Garrett Gerloff, entrambi su Bmw. Quarto Alvaro Bautista con la migliore delle Ducati, davanti a Danilo Petrucci. Sfortunatissimo Nicolò Bulega, costretto al ritiro per un problema tecnico alla sua Pnigale V4 R durante il giro di allineamento.
Una giornata storica, insomma, per Iannone, che ha centrato il successo al culmine di una stagione che lo ha spesso visto grande protagonista, ma che finora non gli aveva regalato la gioia più grande. "The Maniac" non vinceva da Spielberg 2016, nel duello in famiglia Ducati con Andrea Dovizioso nella MotoGP. "Sono contentissimo di questa vittoria, che per me ha un significato molto importante, è una soddisfazione personale, una rivalsa dopo i momenti difficili passati. Devo tanto a tutte le persone che mi sono state vicino e che mi hanno accolto. Ringrazio Gigi Dall’Igna, Claudio Domenicali, Paolo Ciabatti, Marco Zambenedetti, Mauro Grassilli, tutto il team Go Eleven e la famiglia del WorldSBK. Aver vinto sia in MotoGP, sia in Superbike è incredibile. È un momento speciale. Quest’anno ho ottenuto 4 podi, con questo 5, e 1 vittoria. Come primo anno al ritorno era difficile chiedere più di così. Ora guardiamo con fiducia e ottimismo alle gare di domani", ha detto Iannone.
Il pilota di Vasto, reduce da quattro anni di squalifica per un controverso caso di doping, ha tenuto a bada il rientrante Razgatlioglu, che dopo aver saltato la tappa di Cremona, è tornato in pista per difendere la sua leadership. La giornata di grazia della Bmw è stato confermata dalla terza piazza dell'americano Gerloff, di un soffio alle spalle del turco, ma in grado di vincere la volata con Bautista. Più staccato Petrucci, che ha preceduto Iker Lecuona (Honda), Alex Lowes (Kawsaki), Xavi Vierge (Honda), Michael van der Mark (Bmw) e Andrea Locatelli a chiudere la Top 10 con la prima della Yamaha. Il suo caposquadra Jonathan Rea, anche lui al rientro come Razgatlioglu, non è andato oltre il 14° posto, dietro anche ad Axel Bassani e Michael Ruben Rinaldi. La gara è stata accorciata di un giro per la bandiera rossa provocata dalla caduta di Sam Lowes dopo poche curve.
In classifica generale ora Razgatlioglu ha portato a 33 i punti di vantaggio su Bulega, primo degli inseguitori: 385 contro 352. Iannone è ottavo con 176.