Juventus, Motta esalta i suoi: "Non prendere gol è fondamentale per ambire a grandi successi. Vlahovic è un leader"
Il tecnico bianconero dopo il 3-0 al Genoa: "Tutti hanno fatto molto bene, ho un grande gruppo che può crescere ancora"
La Juventus si è sbloccata e Thiago Motta può sorridere dopo il 3-0 rifilato al "suo" Genoa con un grande secondo tempo in cui il tecnico bianconero, con dei cambiamenti all'intervallo, ha messo del suo: "Accentrando Yildiz e liberando spazi sugli esterni si è trovato in una situazione migliore per le sue caratteristiche - ha commentato il tecnico bianconero -, ma nel secondo tempo c'è stata molta più sintonia tra i giocatori in campo. Dopo il vantaggio è stato evidente che il Genoa ha fatto più fatica contro i nostri che hanno qualità, poi abbiamo attaccato nel modo giusto e in maniera pericolosa".
La Juventus nella ripresa ha svoltato a livello di prestazione: "All'intervallo i giocatori si sono parlati tra di loro per capire cosa potevamo fare meglio, ma non è la prima volta. Io ho dato le mie indicazioni tattiche, ma oggi hanno fatto molto bene tutti ed è questa la cosa più importante perché ho un gruppo forte che se lavora insieme può diventare ancora più forte".
La Juventus non ha ancora preso gol dopo sei giornate ed è la prima volta nella propria storia: "Sicuramente è un dato importante perché dimostra che siamo una squadra solida, ma il merito è di tutti a partire dagli attaccanti che aiutano. La fase difensiva si fa da squadra, abbiamo difeso insieme e con grande generosità facendo degli sforzi per recuperare la palla e difendere la nostra porta. Non prendere gol è fondamentale per ambire a traguardi importanti".
Vlahovic ha realizzato una doppietta lasciando alle spalle un momento complicato: "Sta diventando un leader positivo anche nella comunicazione e nel linguaggio del corpo, anche se a volte deve migliorare nel restare in partita e in sintonia coi compagni. Lui dà sempre tutto in campo e in allenamento - ha proseguito Motta a DAZN -, ma quando lo cambio come contro il Napoli non è una questione personale, ma perché pensavo che la squadra avesse bisogno di altro. Lui sa che è importante per noi e deve continuare così".