Caso Sinner, la sentenza del Tas non prima di febbraio: il verdetto è inappellabile
Entro un mese la nomina del Collegio Arbitrale composto da tre giudici
Il ricorso della Wada contro l'assoluzione da parte dell’ITIA (International Tennis Integrity Agency) a seguito della positività al Clostebol è arrivato ieri come un fulmine a ciel sereno. Mai, infatti, prima d'ora l'agenzia antidoping aveva fatto appello per una sentenza di un tribunale indipendente nel tennis. Ora la palla passa al Tribunale arbitrale dello sport (Tas), ma i tempi non si prospettano brevi e Jannik Sinner giocherà nei prossimi mesi con questa spada di Damocle sulla testa. Il verdetto, infatti, non arriverà prima del 2025, verosimilmente a febbraio, anche se i tempi potrebbero essere più lunghi e l'eventuale squalifica (da uno a due anni la richiesta della Wada) partirebbe dal momento della decisione da parte del tribunale elvetico. Il numero 1 al mondo potrà così giocare le Atp Finals, la Coppa Davis e difendere il titolo conquistato quest'anno agli Australian Open.
Ma quali sono ora i prossimi passi verso il verdetto? Entro un mese si procederà alla nomina del Collegio arbitrale, con tre giudici che presiederanno alle varie udienze e che emetteranno il verdetto finale: uno sarà selezionato dal Tas, uno sarà scelto dalla Wada e uno verrà nominato da Jannik Sinner. Entro fine ottobre sapremo i nomi di chi sarà chiamato a prendere la decisione definitiva. Gli arbitri saranno scelti tra i 300 (giuristi o avvocati) appartenenti all'ente con sede a Losanna provenienti da 87 paesi. È importante ricordare che la sentenza è praticamente inappellabile. Ci si può rivolgere al Tribunale federale svizzero per vizi di forma che potrebbero portare all’annullamento della sentenza e alla ripetizione del processo. Il ricorso è, però, consentito per un numero molto limitato di casi, come la mancanza di giurisdizione, la violazione di norme procedurali elementari (ad esempio la violazione del diritto a un equo processo) o l’incompatibilità con l'ordine pubblico.
Se da un lato ci sono precedenti che non fanno dormire sonni tranquilli a Sinner (ne parliamo qui), dall'altro c'è un caso piuttosto recente che è di conforto per il numero 1 al mondo ed è quello di Luis Palomino, attuale difensore del Cagliari. Il calciatore, ai tempi in forza all'Atalanta, risultò positivo al Clostebol durante un controllo nel precampionato 2022, venne deferito da Nado Italia e poi assolto dal Tribunale Nazionale Antidoping il 7 novembre. La Procura Nazionale contestò la sentenza rivolgendosi al Tas che ritenne, però, attendibile la tesi dell’assunzione involontaria portata avanti dal giocatore confermando l’assoluzione il 19 settembre 2023.