L'INTERVISTA

Ceccon contro la Pellegrini: "Per me non rappresenta niente". La replica di Giunta: "Vali zero"

In un'intervista al Corriere l'oro olimpico nei 100 dorso lancia bordate all'ex campionessa. Dura la risposta del marito della Divina

© Getty Images

"Cosa rappresenta per me la Pellegrini? Niente. Non è mai venuta a dirmi una parola. Si fa i fatti suoi, e io mi faccio i fatti miei. L’ho vista allenarsi tantissimo. L’ho ammirata come sportiva. Per il resto, sinceramente, no". Non usa giri di parole Thomas Ceccon, oro nei 100 dorso alle ultime Olimpiadi di Parigi, quando parla dell'ex campionessa veneta e ora membro della Commissione atleti del Comitato Olimpico Internazionale, con cui ha condiviso la piscina di Verona. Personaggio schietto e schivo, Ceccon si è raccontato in un'intervista ad Aldo Cazzullo e Arianna Ravelli sul Corriere della Sera. Affermazioni cui non ha risposto Federica Pellegrini. Lo ha fatto invece Matteo Giunta, un ex nuotatore, ora allenatore ma soprattutto marito della Divina: "Il rispetto - ha scritto sul suo profilo instagram - è il valore fondamentale alla base dello sport e della vita. Se non ce l'hai, puoi anche aver vinto le Olimpiadi, ma per me vali zero. Questo è tutto quello che ho da dire sull'argomento". Ceccon non viene esplicitamente menzionato, ma il riferimento è chiarissimo.

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Durante le Olimpiadi è diventato virale un video in cui Ceccon dormiva sdraiato su un asciugamano in un parco. "Se non altro sono riuscito a riposare un quarto d’ora"."Come mi sento adesso? Svuotato. Più vinci, più vai su; ma più vai anche giù. Fatico a ricominciare la vita di sempre. Sono spiazzato. Vado a letto all’ora in cui di solito mi alzo, le sei del mattino, anche alle sette. Dormo fino alle due di pomeriggio. Ma ritroverò la motivazione... A gennaio vado in Australia e ci resto fino ai Mondiali: luglio 2025, a Singapore. Ogni tanto bisogna cambiare. D’inverno là farà caldo, a me il mare piace. E imparerò l’inglese".

E ancora: "Il mio idolo? Rafa Nadal. Il più grande combattente nella storia dello sport. Anche adesso, che non ne ha più, rifiuta di arrendersi, ci prova ancora, perché gli piace, perché si diverte, perché è la sua vita". "Se esiste il doping nello sport? Per me, sì. Ma non puoi dire che qualcuno è dopato, finché non lo beccano".

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