Milan, Leao: "Non posso fare a meno di Morata e Abraham, lottano e non si fermano mai"
"Sono un leader diverso perché parlo poco, ma ho esperienza. Contro il Bayer gara difficile e fondamentale"
Alla vigilia del match di Champions Bayer Leverkusen-Milan, Rafael Leao ha parlato del momento che stanno attraversando i rossoneri e del feeling con i compagni di reparto. "Vincere fa parte del Milan, i tifosi vogliono vincere sempre e anche noi. Siamo sereni, l’ambiente è bello - ha spiegato l'attaccante a Milan TV -. Ovviamente la vittoria nel derby ci ha dato tanta fiducia. Vogliamo mantenere questo livello, continuare a vincere". "Domani è fondamentale, vogliamo una vittoria in Champions: le partite sono difficili ma siamo il Milan e vogliamo vincere - ha aggiunto -. Morata e Abraham lottano e non si fermano mai, non posso fare a meno del loro lavoro. Sono forti in attacco e anche senza palla in difesa, tutti sono contenti di loro".
"Io sono un leader diverso, non parlo tanto perché la mia personalità è così - ha continuato Leao parlando del suo ruolo all'interno dello spogliatoio e della fascia da capitano indossata col Lecce -. Però ho esperienza qui, in un club come il Milan". "Sono qua da sei anni e posso aiutare i più giovani. Ho vinto anche uno Scudetto - ha aggiunto -. So che posso dare tanto alla squadra in campo". "La mia personalità è riservata, sono timido e non mi piace tanto parlare - ha continuato -. Quando sono capitano, forse parlo un po' di più prima della partita e sul campo ma la mia forza è rispondere con le mie qualità e aiutare la squadra con gol e assist".
"Il primo capitano è Calabria, poi quando non c’è Calabria c’è Theo, poi ci sono io e poi Maignan e Tomori - ha proseguito -. È un extra, poi è ovvio che sono contentissimo di poter indossare la fascia da capitano, però siamo tutti importanti in squadra". "E' sempre un orgoglio essere capitano del Milan: sono qua da sei anni - ha aggiunto -. Quando gioco con questa maglia è sempre una responsabilità ma quando ho la fascia ancora di più".
Quanto alla fase difensiva, Leao sa che deve ancora lavorare molto, ma è convinto di essere sulla strada giusta con Fonseca. "Dal primo giorno il mister non mi ha parlato di gol e assist ma che voleva un giocatore cambiato in difesa, essere più concentrato nel lavoro difensivo: mi aiuta anche a essere migliore - ha spiegato -. Anche mentre stavamo venendo qua mi ha fatto vedere un paio di video in macchina. Una persona che mi sta aiutando tanto".
Poi qualche considerazione sull'ostacolo Bayer. "Sappiamo che è una squadra difficile, una delle migliori attualmente per il bel calcio che giocano - ha concluso Leao -. Ci siamo preparati bene, e anche se non giocheremo il nostro miglior calcio perché loro giocano in casa con i loro tifosi la cosa più importante è vincere".