A giorni di distanza dalla tragica morte di Muriel Furrer, caduta nel corso della prova juniores ai Mondiali su strada di ciclismo, la Polizia cantonale di Zurigo ha fornito alcuni sviluppi su quanto accaduto. Le indagini non sono semplici, perché non ci sono testimoni e nemmeno riprese audio e video. "Secondo i primi accertamenti, la ciclista è caduta nei pressi di Küsnacht in una leggera curva a sinistra mentre scendeva dalla frazione Schmalzgrueb. Al momento non ci sono indicazioni su un eventuale coinvolgimento da parte di terzi. Secondo le indagini in corso, la caduta non è stata notata da alcun testimone. Al momento non ci sono immagini televisive o altre registrazioni di quanto avvenuto. Non ci sono testimoni conosciuti - si legge nel comunicato stampa -. Le indagini finora dimostrano che l'atleta caduta è stato rinvenuta priva di sensi fuori pista nella foresta da un membro della sicurezza della corsa. Sul luogo dell'incidente sono subito arrivati i soccorritori che hanno prestato i primi soccorsi. L'ora esatta dell'incidente non è stata ancora del tutto chiarita".
Intanto la bici da corsa della 18enne Furrer è stata sequestrata dalle forze dell'ordine per un controllo tecnico, allo scopo di scoprire se presentasse delle anomalie o dei difetti di fabbricazione.
Secondo il quotidiano Blick.ch la fatale caduta è avvenuta tra le 11.03 e le 11.04: un cronista appostato in vetta alla salita ha registrato il passaggio della ragazza. Alla conclusione del primo giro il sistema di rilevamento gps non ha rilevato il passaggio di due atlete tra cui la Furrer (cosa possibile, visto che a volte si è costretti a cambiare bici causa incidente meccanico) e che solo a fine corsa, quando la svizzera non è arrivata al traguardo, sono scattate le ricerche. Appena è stata individuata fuori dalla sede stradale, i soccorsi sono stati tempestivi ed efficaci, ma intanto era trascorsa più di un'ora dalla caduta.