È la riedizione della finale 3°/4° posto della Uber Arena di Berlino e di diversi precedenti memorabili: Fenerbache-Olympiacos (venerdì 4 ottobre, ore 19.30) sarà tra le sfide che inaugurerà la storia dell'Eurolega 2024/25. Tra i protagonisti gialloblù ci sarà ovviamente Nicolò Melli, tornato sulle rive del Bosforo dopo 5 anni trascorsi tra NBA e Olimpia Milano. Nell'intervista odierna a TuttoSport, il 33enne reggiano ha toccato diversi temi: inevitabile l'attualità del basket europeo e italiano, così come un accenno al passato e futuro di Italbasket.
IL RITORNO AL FENERBAHCE
"Tanti volti conosciuti e mi piace, ho acuto rapporti con tutti. In campo da 4 o 5? La storia non mi ha mai appassionato: non è questione di ruolo, quanto di quello che mi si chiede. E io faccio quello che mi si chiede. Due aggettivi per descrivermi? Generoso, in campo. Onesto, fuori".
TANTI TALENTI DALL'NBA IN EUROLEGA
"In NBA si sono allungati i roster di 2-3 giocatori: o hai un ruolo ben definito o rischi di non giocare. E acnhe in Eurolega sono aumentati gli slot, tutte le squadre giocano circa 90 partite all'anno: molti club hanno roster a 16 per arrivare in fondo. Si sta spendendo tanto, dunque il divario con gli stipendi NBA si è un po' assottigliato per giocatori di complemento e prevale la voglia di giocare, vincere. Giocatore più forte della competizione? Potrei dire Vezenkov, ma preferisco citare il giocatore che più sposta gli equilibri: Tavares".
I PRONOSTICI
"Tante squadre possono arrivare in fondo, salvo 3-4. Il Pana della scorsa stagione ha dato una lezione: a gennaio nessuno avrebbe immaginato i greci alzare l'Eurolega. È molto presto per fare previsioni: il Real Madrid ha giocato una stagione spaziale, poi non ha vinto".
LA LBA VISTA DA FUORI
"Nel basket ci sono sempre due squadre favorite all'inizio (Olimpia Milano e Virtus Bologna, nda), ma mi pare ci sia più competizione. E magari meno divario degli anni scorsi tra prime e ultime. In Eurolega? Entrambe (Olimpia e Virtus, nda) si sono rafforzate. E secondo me sono tra le squadre che possono andare fino in fondo".
IL RAPPORTO CON LA NAZIONALE
"Per la Nazionale io ci sono sempre. Siamo dispiaciuti per il risultato del PreOlimpico, ma Porto Rico ha meritato, è stata più brava di noi e della Lituania. Speriamo di qualificarci per gli Europei, ritrovare il vecchio assetto e che Fontecchio sia in forma. Bisogna ritrovare un po' di entusiasmo che la passata stagione è mancato. Senza la coesione entusiasta perdiamo un po' la magia: per noi è fondamentale, visto che dobbiamo sempre compensare limiti di taglia e atletismo".