Caso Clostebol, Novak Djokovic si schiera al fianco di Jannik Sinner: "Mi sembra ovvio che il nostro sistema non funzioni bene"
Il 37enne di Belgrado ha espresso le proprie perplessità in merito al ricorso attivato dalla WADA contro l'assoluzione del 23enne di Sesto Pusteria
Il ricorso della WADA sull'assoluzione di Jannik Sinner per la positività al Clostebol continua a far discutere e dividere il mondo del tennis. A schierarsi a sostegno del numero 1 al mondo è un noto avversario come Novak Djokovic che nelle ultime stagioni si è trovato più volte a duellare con il 23enne di Sesto Pusteria ai vertici dello sport mondiale. Il 37enne di Belgrado ha espresso la propria vicinanza a margine dell'ATP Masters 1000 di Shanghai che lo vedrà impegnato al secondo turno contro il vincitore della sfida fra Alex Michelsen e Bu Yunchaokete.
"Qualunque sia l'esito, spero che si risolva il più rapidamente possibile - ha spiegato Djokovic -. Mi sembra ovvio che il nostro sistema non funzioni bene, ci sono troppi organi di governo e il caso Sinner non dà affatto una buona immagine del nostro sport". Il campione serbo si è inoltre augurato che Sinner "possa giocare a un livello così alto durante tutto questo processo" confermando il sostegno a colui che lo scorso giugno gli ha strappato la vetta del ranking ATP.