Jannik Sinner appare sereno non appena atterra a Shanghai dopo aver condiviso il volo con Carlos Alcaraz che giusto qualche giorno fa lo ha sconfitto all'ATP 500 di Pechino. Il 23enne di Sesto Pusteria non sembra sentire il peso che da qualche mese lo opprime e che è legato direttamente al caso Clostebol e alla decisione della Wada di ricorrere al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna.
Il tennista altoatesino ha fiducia nella giustizia e, dopo l'assoluzione arrivata dall'ITIA, è sicuro che la vicenda si concluderà nel migliore dei modi: "Le tre udienze che ho sostenuto sono state tutte in mio favore e resto fiducioso che tutto si risolverà per il meglio, un esito diverso mi lascerebbe ancor più sorpreso. Non è una situazione in cui mi senta a mio agio, non c'è dubbio, credevo fosse tutto finito e invece non è così e non è facile - ha spiegato Sinner -. Dell'appello avevo già parlato a Pechino, sono sorpreso, ma mi aspettavo che poteva accadere una cosa simile. È andata così e resto ancora sorpreso, ma continuerò a collaborare come fatto prima".
Il numero 1 della classifica ATP rimane comunque soddisfatto per i risultati ottenuti in un'annata che lo ha portato in vetta alla graduatoria mondiale e che lo ha visto conquistare una serie di vittorie importanti per la sua carriera: "Sento di aver fatto grandi passi avanti ma che non mi ha cambiato come persona, continuo a circondarmi con delle ottime persone che ogni giorno mi sostengono e questo significa moltissimo per me. Mi sento in ottima posizione e il prossimo anno, se dovessi ricevere la stessa domanda, spero di poter rispondere ancora così".