Nicola Pietrangeli ricorda Lea Pericoli: "Era come una sorella, una compagna di vita"
Il due volte vincitore del Roland Garros ha voluto ripercorrere l'ultimo incontro con la tennista milanese, scomparsa all'età di ottantanove anni
Assieme hanno fatto un'epoca e assieme hanno visto il tennis italiano tornare a crescere dopo anni bui. Nicola Pietrangeli e Lea Pericoli sono stati pressoché inseparabili, da quando hanno iniziato a dividere i campi a cavallo fra gli Anni Sessanta e Settanta. Un legame che non si è mai spento e che si fa sentire ancor di più nella mattinata di venerdì 4 ottobre quando la "signora del tennis italiano" si è spenta all'età di 89 anni.
"Sono stato il primo a saperlo. La sorella mi ha chiamato tre minuti dopo. Per me è morta una sorella, una compagna di vita, lei era una cosa bella - ha spiegato Pietrangeli -. "Uno deve morire per essere un po' riconosciuto. Di lei ricordo, più che la tennista la sua classe. Era una grande signora, si dovrebbe ricordare come una signora di altri tempi. Cosa vorrei dirle? Arrivederci, aspettami e prenota il tavolo".
Il due volte vincitore del Roland Garros ha voluto inoltre raccontare il loro ultimo incontro, ancora una volta legato al mondo del tennis: "L'ultima volta ci siamo visti lo scorso anno alle Finals a Torino. Poi Lea si era un po' chiusa in sé stessa - ha aggiunto Pietrangeli - Soffro perché non potrò neanche andare al funerale. Sarò criticato, ma spero che la gente capisca".
La scomparsa di Lea Pericoli ha colpito particolarmente anche il presidente del CONI Giovanni Malagò che ha voluto esprimere la vicinanza alla famiglia della tennista: "Un'altra notizia che ci lascia tristezza infinita, Lea la signora del tennis italiano, dello sport in assoluto nel nostro paese. Ha cominciato un percorso arrivato ai nostri giorni, è stata un'apripista. Lo sport italiano e la federazione sapranno ricordarla al meglio perché le siamo molto riconoscenti per tutto quello che ha dato, non solo al tennis ma allo sport in generale".