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Inter: con un Thuram non ci sono limiti, ma occhio ai cali di tensione

La prima tripletta nerazzurra del francese fa sognare Inzaghi, che però deve fare i conti con i troppi gol incassati

© Getty Images

L'Inter di Simone Inzaghi incassa la terza vittoria di fila tra campionato e Champions League, si coccola uno straordinario Marcus Thuram, alla prima tripletta in maglia nerazzurra, ma deve anche fare i conti con una fase difensiva che continua a non lasciare tranquillo il tecnico. C'è un mix di sensazioni nel day after del match col Torino, che in generale ha confermato il buon momento della squadra, rimasta in scia al Napoli di Conte, ma ha anche ribadito come ci sia ancora da lavorare per tornare ai livelli stellari dello scorso campionato.

Partiamo dalle note positive: Thuram ha bruscamente interrotto il suo digiuno di reti con una prestazione straordinaria, è già a quota 7 gol in 7 partite ed è ormai a tutti gli effetti uno dei leader del gruppo, nonché idolo di San Siro. L'Inter ha una coppia d'attacco titolare con un potenziale attorno ai 50 gol stagionali, qualcosa che in pochissimi possono vantare e che di per sé può consentire di sognare senza limiti. La serata di San Siro ha per altro confermato la grande crescita di Mkhitaryan, specialmente dal punto di vista fisico, e lo straordinario apporto offensivo che possono garantire giocatori come Acerbi e Bastoni.

C'è però da guardare anche l'altro lato della medaglia. Anzi, c'è da tenere in considerazione soprattutto quello se si vuole migliorare. La squadra ha incassato fin qui 9 gol in campionato, il triplo di quanti ne aveva subiti alla settima giornata della passata stagione, terminata con lo scudetto della seconda stella. A preoccupare sono soprattutto i cali di tensione quando le partite sembrano ben indirizzate: era già successo a Udine, si è ripetuto contro la squadra di Vanoli, che in 10 è riuscita ad accorciare a pochi secondi dal 2-0 incassato e che persino dopo l'infortunio di Zapata ha spaventato un'Inter probabilmente con la testa già negli spogliatoi. È un qualcosa su cui Inzaghi deve necessariamente intervenire, anche perché il calendario dopo la sosta è di quelli tosti: prima la trasferta di Roma contro i giallorossi, poi la super sfida di San Siro contro la Juventus, con in mezzo anche lo Young Boys in Champions. Potrebbe essere una delle fasi cruciali di questa prima parte di stagione e servirà affrontarla al meglio.

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