Camila Giorgi ha detto addio al tennis da un giorno all'altro, a sorpresa, restando diversi giorni in silenzio e sparendo da tutti i social prima di dare segnali. L'ex tennista ha rotto il silenzio e per la prima volta, a Verissimo su Canale 5, ha raccontato la sua versione, spiegando la scelta e difendendosi dalle congetture che nel tempo sono montate intorno al termine della sua carriera: "Non sono sparita, volevo cambiare vita e non tornerò a giocare".
Tra le più insistenti ci sono quelle che ritengono il cambio vita immediato di Giorgi e famiglia legato a problemi fiscali: "Non è vero - ha assicurato Camila -. Mi è dispiaciuto che abbiano detto che sono sparita, però sono sempre stata un po' enigmatica. Avevo avvisato la Wta, non sono sparita. Volevo abbandonare il tennis da anni e fare un'altra vita, perché questa è molto impegnativa e mi era già successo di fare qualche mese senza giocare, poi mi tornava la voglia. Quella mattina invece ho deciso e l'ho detto a mio padre che mi ha sempre supportato in tutte le scelte".
Per quanto riguarda la situazione economica contestata la Giorgi stata decisa: "La mia famiglia non era a conoscenza della situazione, mi gestivano altre persone da quel punto di vista. Anche mio padre è una vittima di chi non ha fatto il proprio lavoro e quando ho firmato per abbandonare il tennis si è aperto un mondo. I collaboratori sono stati cambiati e ora siamo in ordine. Di sicuro non siamo scappati dall'Italia per evasione fiscale, ho scelto di andare a vivere a Miami".
Camila Giorgi è a processo anche per false vaccinazioni anti Covid: "L'udienza è a novembre - ha precisato la ex tennista a Verissimo -, dopo si potrà parlare ma sono anche sorpresa dalla dottoressa perché mi fidavo di lei. La puntura l'ho fatta, mi ha dato il Green Pass. Ho scoperto che non era un vaccino per il Covid dopo, poi l'ho fatto".
Una certezza nella vita della ex tennista marchigiana è che il tennis non sarà più il suo mondo: "Quando chiudo la porta non torno indietro, ma mi piace ancora e adoro guardarlo. Per il momento voglio viaggiare e un giorno tornerò in Italia a vivere. Non sono scappata, ero stufa del tennis".
Infine sul rapporto con il padre la Giorgi si è schierata a difesa del genitore: "'Ci è sempre stato per me. Io facevo ginnastica artistica e poi ho iniziato il tennis. Io ho sempre detto a mio babbo, quando finirò di giocare finirò con te. Papà padrone? No, non è vero. Forse è la persona più aperta che conosco. Ogni scelta che ho voluto prendere lui mi ha sempre aiutato anzi sceglievamo insieme il programma. Io non volevo fare tanti tornei, viaggiare tanto e lui diceva va bene. Hanno un'idea sbagliata di mio padre, è molto comprensivo. Andiamo d'accordo, è fantastico. Nello sport ci vuole disciplina, lui mi ha dato disciplina che è diverso".