Lea Pericoli, a Milano l'ultimo saluto alla "Divina"
Da Binaghi alla Pennetta: in tanti al funerale della leggenda del tennis azzurro scomparsa all'età di 89 anni
Milano ha dato l'ultimo saluto a Lea Pericoli, leggenda del tennis azzurro scomparsa all'età di 89 anni. C'è tanta gente davanti e dentro alla Chiesa parrocchiale dei Santi Silvestro e Martino in via Maffei, due passi da casa sua. C'è l'Italia del tennis e la Milano di tutti i giorni che è venuta a renderle omaggio e a salutarla.
C'è il presidente della Fitp Angelo Binaghi che alla notizia della sua scomparsa l'aveva voluta ricordare come "una persona di grande valore, estremamente intelligente che ci ha preso sotto la sua ala protettiva. E' sempre stata con noi. E' stata un po' la madre di tutti noi".
C'è Flavia Pennetta, l'azzurra vincitrice di quattro Fed Cup e uno Slam che l'ha avuta come madrina in Nazionale (protagonista dell'esordio italiano nella competizione nel 1963, Lea ha giocato 29 matches vincendone 8 su 16 in singolare e 6 su 13 in doppio). Ci sono quelli che hanno giocato con lei in quell'epoca romantica del tennis con le racchette di legno, come Sergio Tacchini e Sergio Palmieri. Ma soprattutto ci sono tanti milanesi, con la racchetta e non.
Il parroco nell'omelia ha ricordato la sua capacità di resistere fino alla vittoria e - come riporta Supertennis - l'ha definita "campionessa nella vita". A salutare la sua uscita di scena, nella chiesa di San Silvestro e San Martino, è stata la voce di Frank Sinatra che cantava la celeberrima 'My Way'.